Ostia, blitz in volo: scoperti i depositi della droga dei clan

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Servizio di Mirko Polisano - Video di Mino Ippoliti

È mattina presto quando le pale di “Fiamma”, l’elicottero del Gruppo Volo dei carabinieri di Pratica di Mare iniziano a muoversi per alzarsi nei cieli di Ostia. La città dall’alto ha un aspetto diverso e assomiglia a uno scacchiere dove si alternano però altri colori: il verde della pineta di Castel Fusano e l’azzurro del mare che segna il profilo di questo quartiere, dove clan e signori della droga provano a dettare legge. Ma alle costole trovano sempre i carabinieri del Gruppo Ostia impegnati senza soluzione di continuità in un’azione capillare di contrasto alle organizzazioni criminali. L’elicottero decolla dall’aeroporto militare e sorvola il litorale. Il controllo è al centimetro. Non c’è giorno che gli uomini del 112, agli ordini del colonnello Pasqualino Toscani, non diano la caccia a spacciatori e altri criminali. L’elicottero vira verso l’interno. È caccia ai depositi della droga. Sorvoliamo i “Lotti”, i palazzoni popolari considerate le case «della droga self service».

È qui che i carabinieri del Gruppo Ostia hanno scovato un 58enne che nascondeva oltre 50 dosi di cocaina in alcune piante del giardino condominiale. Una tecnica nota ai clan. «Smerciare» così è meno rischioso per i pusher: si lascia la polvere bianca in un luogo sicuro che viene comunicato all’acquirente dopo aver pagato, per poi procedere al ritiro. Cogliere uno spacciatore mentre cede una dose di stupefacente in flagranza di reato è impresa impossibile in questo modo, ma non per i carabinieri del Gruppo Ostia che scovano le «tane» dei pusher, non lasciando spazio vitale ai clan. Si vira verso piazza Gasparri, il feudo degli Spada e dei Fasciani. I tetti visti dall’altro sono quelli ripresi nelle più note fiction criminali. L’elicottero scende di quota. Si avvicina alla piazza, deserta. Il colpo d’occhio non tradisce. Nei giardini vuoti e nelle «viette» intorno c’è uno strano movimento. Dall’alto è ancora più evidente. Sono le vedette che cercano di capire cosa sta accadendo. Lavatoi e verande trasformati in centrali di produzione della droga. La filiera è lunga. Sono molti i pusher al soldo dei clan. Due sono finiti in manette. Si tratta di due italiani - 30 anni lui, 28 lei - che nascondevano in casa droga sintetica: «speed». Una sostanza stupefacente sintetica killer. I carabinieri del Gruppo Ostia hanno eseguito una perquisizione trovando oltre 20 dosi già confezionate. L’appartamento, a ridosso di piazza Gasparri, era stato trasformato in una centrale di raffinazione della droga. A finire nella rete delle forze dell’ordine anche altri due pusher: un tunisino di 35 anni e un italiano di 29. Anche per loro l’accusa è di spaccio di sostanze stupefacenti. Il dispositivo di sicurezza è stato potenziato soprattutto per le giornate di oggi e domani in vista del Ferragosto. Il litorale è blindato: un navetta dei carabinieri al largo controlla lo specchio d’acqua mentre pattuglie a cavallo ispezionano la pineta di Castel Fusano. Monitorati i nodi cruciali della viabilità: da piazzale Cristoforo Colombo al lungomare con pattuglie di motociclisti in perlustrazione.