Napoli: verde non curato e servizi fuori uso, il disastro del parco Virgiliano

Napoli: verde non curato e servizi fuori uso, il disastro del parco Virgiliano
di Antonio Folle
Mercoledì 14 Agosto 2019, 17:16 - Ultimo agg. 17:17
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«Il degrado del Parco Virgiliano grida vendetta. Ormai il verde è completamente bruciato, gli alberi cadenti e non potati adeguatamente. Per non parlare della scandalosa situazione dei servizi igienici non funzionanti ed utilizzati lo stesso dall'utenza, con tutte le conseguenze ben immaginabili. Uno dei luoghi più belli, più suggestivi della città, che offre ai tanti fruitori del parco uno spettacolo orribile, indegno anche di una città del terzo mondo».
 

 

E' il durissimo sfogo di Francesco de Giovanni e Fabio Chiosi, rispettivamente Presidente e Assessore della I Municipalità, in relazione all'attuale stato del polmone verde di Posillipo, utilizzato anche durante le Universiadi per gli allenamenti degli atleti. Gli esponenti del primo parlamentino puntano il dito contro l'amministrazione comunale responsabile, secondo de Giovanni e Chiosi, di aver lasciato nel più totale abbandono uno dei più bei parchi cittadini. Sullo sfondo dell'ennesimo annuncio della Città Metropolitana, che negli scorsi giorni lasciava intravedere una soluzione per il Virgiliano e anche per altri parchi pubblici napoletani con uno stanziamento di circa 7 milioni di euro - l'ormai ex polmone verde di posillipo giace in condizioni di assoluto degrado.

Gli alberi "capitozzati" alla peggio, i monconi degli alberi abbattuti dalla violenta tempesta di vento dello scorso mese di ottobre, ma anche l'asfalto pressochè distrutto dalle radici degli alberi e i rifiuti che giacciono abbandonati qui e la nel quartiere, danno la cifra del disastro che si sta consumando in uno degli scorci panoramici più belli della città e nel quartiere che sembra aver perso a tutti gli effetti il titolo di "salotto buono" della città. 

«Il parco Virgiliano - continuano i due esponenti della Municipalità - era un luogo incantevole, nato per ricordare i caduti nella Grande Guerra da cui il nome parco della Rimembranza. Era un gioiello naturalistico che l'amministrazione comunale ha scientemente abbandonato e condannato al degrado più assoluto. Sporcizia, erbacce, verde incolto, aree interdette al pubblico sono lo spettacolo che si staglia innanzi ai visitatori.
Tutto ciò avviene mentre nelle stanze di palazzo san Giacomo, incuranti della citta', stanno provando a vendersi a chiunque per evitare la fine politica del sindaco, lavorando di fantasia arrivando a elemosinare farneticanti accordi elettorali anche con i piu' acerrimi avversari puntualmente rispediti al mittente».

Un attacco duro quello della Municipalità guidata da Francesco de Giovanni, un territorio che probabilmente - il caso della villa Comunale è emblematico in tal senso - più di tutto ha pagato le scelte poco felici dell'amministrazione comunale sulla cura e la gestione del verde urbano. Scelte quasi sempre - è bene sottolinearlo - condizionato dalla scarsità di personale e di mezzi. 

«Lo diciamo ormai da tempo - concludono de Giovanni e Chiosi - che Napoli è una città disamministrata e completamente distrutta dalla fallimentare esperienza arancione.
Auspichiamo che questa nefasta esperienza volga al termine perché davvero non se ne può più». 

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