Muore Silvestrini, grande protagonista dell'Ostpolitik vaticana e rappresentante della corrente progressista

Muore Silvestrini, grande protagonista dell'Ostpolitik vaticana e rappresentante della corrente progressista
di Franca Giansoldati
Giovedì 29 Agosto 2019, 11:45 - Ultimo agg. 11:53
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Città del Vaticano - E' morto dopo una lunga malattia il cardinale Achille Silvestrini. Aveva 95 anni. Si tratta della scomparsa di una figura che ha avuto un grande peso all'interno del Collegio Cardinalizio soprattutto per la corrente più progressista. Coltissimo, amabile, aperto, sempre disponibile al dialogo. E' stato, sotto il regno di Paolo VI e di Giovanni Paolo II, uno dei protagonisti indiscussi della Ostpolitik, la linea diplomatica che ha aperto una breccia con i regimi dell'Est, durante la guerra fredda, cercando di salvaguardare la Chiesa clandestina che all'epoca se non veniva perseguitata aveva vita piuttosto difficile. Giovanni Paolo II lo volle a capo della Congregazione per le Chiese Orientali e lo fece cardinale. 
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Si è spento il cardinale belga, Gottfried Danneels, punto di riferimento della corrente più progressista della Chiesa in Europa e da anni indicato come uno dei maggiori supporter delle innovazioni del pontificato di Papa Francesco. Secondo diversi osservatori l’elezione di Papa Bergoglio, nel 2013, sarebbe stata favorita e preparata da una serie di riunioni segrete che cardinali e vescovi, organizzati dal defunto Carlo Maria Martini, tennero negli anni precedenti a San Gallo, in Svizzera, dagli inizi degli anni Duemila, quando il pontificato di Giovanni Paolo II stava per finire. E’ quanto hanno sostenuto anche Jürgen Mettepenningen et Karim Schelkens, autori di una biografia sul cardinale Danneels che a suo tempo aveva sollevato un vespaio di critiche perchè aveva definito le riunioni a San Gallo dei raduni di un club di stampo mafioso.
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La scomparsa di Achille Silvestrini segna la fine di un'epoca. Questo cardinale romagnolo ha fatto parte della cosiddetta corrente di San Gallo, una cordata di cardinali piuttosto influenti che già sotto il regno di Wojtyla suggeriva la necessità di una riforma ecclesiale per rendere concreto il Concilio Vaticano II, ancora parzialmente inattuato. Ne aveva parlato senza troppe censure prima di morire un altro cardinale progressista, il belga Gottfried Danneels, anch'egli membro di questo cenacolo cardinalizio, ammettendo di aver partecipato a tante riunioni in Svizzera, nel cantone di San Gallo, per riflettere sulla necessità di una  svolta sinodale e una Chiesa meno ingessata sui dogmi. Oltre a Danneels e al cardinale Martini, ne facevano parte il vescovo olandese Adriaan Van Luyn, i cardinali tedeschi Walter Kasper e Karl Lehman, il cardinale italiano Achille Silvestrini. L'unico che è rimasto ancora in vita è Kasper, il porporato che ha denunciato l'esistenza di un complotto per indebolire il pontificato di Francesco. 

Nel conclave del 2005 Silvestrini era contrario all’elezione di Ratzinger anche se poi lo ha rispettato e servito con lealtà. 
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Il suo curriculum era impressionante. E' stato rappresentante della Santa Sede a Madrid alla riunione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (1980-83); inviato a Malta (1981); a Buenos Aires, per la crisi delle Malvine-Falklands (1982); in Nicaragua e in El Salvador (1983); in Polonia (1983); a Stoccolma, come capo della delegazione della Santa Sede alla sessione inaugurale della Conferenza sul disarmo in Europa (1984); ad Helsinki, per la celebrazione del decimo anniversario della firma dell'atto finale della Conferenza per la sicurezza e la cooperazione in Europa; ancora a Malta, per la definizione di un accordo sulle scuole della Chiesa (1985); in Libano e in Siria (1986); ancora in Polonia (1987).
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Giovanni Paolo II lo ha fatto cardinale, nel concistoro del 28 giugno 1988, evento che precede di tre giorni la nomina a prefetto del Tribunale della Segnatura Apostolica e successivamente l'incarico di prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali. Nel ministero sacerdotale svolge un'azione tra i giovani a "Villa Nazareth", istituzione ideata nel 1945 dal cardinale Tardini. Dal 1969, anima una "Comunita'" sorta da un gruppo di ex-alunni laureati, professionisti e amici di Villa Nazareth. 
 

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