Emergenza rifiuti a Napoli, si torna a scuola con la «monnezza» tra le strade

Emergenza rifiuti a Napoli, si torna a scuola con la «monnezza» tra le strade
di Alessandro Bottone
Mercoledì 11 Settembre 2019, 19:50 - Ultimo agg. 19:58
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A Barra, quartiere nella periferia orientale della città, bambini e ragazzini rientrano a scuola con le strade invase dai rifiuti. Le condizioni di degrado e di evidente inciviltà che si registrano negli ultimi giorni dipendono solo parzialmente dalle difficoltà dell'azienda pubblica di recuperare e smaltire i rifiuti prodotti ogni giorno da migliaia di persone. La maggior parte della "monnezza" tra le strade del popoloso quartiere, infatti, è dovuta all'incredibile inciviltà con cui residenti e non provvedono allo smaltimento della spazzatura e - come se non bastasse - anche al constante fenomeno dello sversamento abusivo di rifiuti di ogni genere da parte di venditori ambulanti, aziende in zero e commercianti senza scrupoli.

Via Mastellone è il punto critico in cui si registrano quotidianamente diverse forme di illecito. Un paradosso assurdo se pensiamo che sul tratto insistono una scuola e l'isola ecologica gestita dall'Asìa Napoli per conto del Comune di Napoli. Il mancato rispetto dell'orario di conferimento dei rifiuti è il primo motivo di degrado: l'indifferenziato e l'umido possono essere depositati solo dalle 20 alle 22 ma per tanti è come se non ci fosse alcuna regola in merito (qui come altrove). La mancata raccolta differenziata dei materiali è l'altro tasto dolente: plastica, metalli, vetro e tante altre tipologie possono essere separate e recuperate. A via Mastellone accade, invece, che tutto viene mischiato nei contenitori dell'indifferenziata. Non solo sacchetti lanciati a terra, qui si gettano anche grandi elettrodomestici, mobili, scarti di lavori edili, materiali in legno, pneumatici. Ogni tipo di materiale è sversato nonostante la presenza di un occhio elettronico che sorveglia la strada.

L'ennesima situazione di incredibile inciviltà è quella registrata proprio oggi - giorno in cui sono state riaperte le scuole in città - dalla consigliera municipale del M5S Tina Formisani: poco prima di entrare in servizio come insegnante nell'istituto comprensivo di via Mastellone, ha scattato diverse fotografie e ha provveduto alla segnalazione dello spettacolo raccapricciante che anche scolari e genitori sono stati costretti ad assistere, ovvero i cumuli di "monnezza" creati tra strada e marciapiede. Prima che gli operatori dell'Asìa possano provvedere alla rimozione della discarica a cielo aperto occorre capire la disponibilità dei mezzi meccanici: è impossibile, difatti, recuperare i diversi quintali di "monnezza" a mani nude. Uno sforzo logistico ed economico che impegna l'Asìa da diversi mesi nell'operazioni di bonifica.

Criticità anche in via Quattro Novembre, per gli ingombranti «dimenticati» sul marciapiede, e in via Villa Bisignano per il continuo deposito di «sacchetti selvaggi» che si accumulano intorno ai cassonetti. Non va meglio a Ponticelli: in via De Meis, all'incrocio con via Bartolo Longo, per esempio, alcuni residenti hanno protestato per la presenza di un cassonetto della spazzatura che ostacola il normale passaggio sul marciapiede. Nello stesso punto sono continuamente sversati rifiuti organici da parte di esercizi commerciali della zona che generano una fastidiosissima puzza. Altri sversamenti anche nei pressi del Palavesuvio e a ridosso degli alloggi popolari lungo via Carlo Miranda.
Altre violazioni registrate in zona riguardano quelle relative al divieto di utilizzo dei sacchi neri da sostituire con quelli biodegradabili.

Non sono mancati gli interventi della Polizia Municipale negli ultimi giorni che ha multato tanti "furbetti", molti dei quali provenienti dal comune limitrofo di San Giorgio a Cremano, confinante con i due quartieri di Napoli Est dove la normalità sembra ancora lontana, almeno per ora.
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