De Luca: al San Paolo un miracolo,
sbagliata la dichiarazione di Ancelotti

De Luca: al San Paolo un miracolo, sbagliata la dichiarazione di Ancelotti
Venerdì 13 Settembre 2019, 17:57 - Ultimo agg. 19:03
2 Minuti di Lettura

«Bisogna sottolineare il miracolo fatto al San Paolo. C'è stato un piccolo incidente, una dichiarazione improvvida di una persona perbene, di un signore come Ancelotti, una dichiarazione col cuore ma sbagliata». Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, in occasione della consegna dei nuovi spogliatoi dello stadio San Paolo.

«Questo miracolo - ha aggiunto De Luca - lo dobbiamo difendere. Possiamo sempre fare meglio, ma siamo arrivati alla conclusione del 99% dei lavori. Ora si volta pagina, concludiamo le ultime cose da fare e poi in bocca al lupo a De Laurentiis e alla squadra: abbiamo la Sampdoria e poi il Liverpool, una delle squadre più forti del mondo».
 

 

È cominciata con un siparietto La visita congiunta del presidente della Regione Campania Vincenzo de Luca e del presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis agli spogliatoi dello stadio San Paolo, che sono stati ultimati giusto in tempo per l'esordio casalingo degli azzurri di domani contro la Sampdoria. De Laurentiis ha infatti esordito dicendo a De Luca: «Ti rendi conto che a 24 ore dalla partita stiamo ancora arredando gli spogliatoi? Ma non era più semplice dire 'Aurelio falli tu i lavorì e io li facevo in 15 giorni». E il governatore ha risposto: «Certo, se me lo dicevi io ti avrei risposto, Aurelio pagali tu i lavori». Un siparietto nel corridoio degli spogliatoi che è proseguito con una nuova idea di restyling: «Perchè - ha aggiunto De Laurentiis - ora non finiamo l'opera con tutta la parte relativa al garage e all'ingresso degli autobus delle squadre? Così chi entra, soprattutto gli ospiti dall'estero, non pensino subito che è un cesso questo San Paolo. Serve un milione e due, trovali». De Luca ha sorriso ricordando: «Ho già investito 24 milioni della Regione in questo staio. Ora aspetta, fammi fare due conti».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA