Rugby, il futuro ct dell'Italia
espulso dallo staff del Galles

Rugby, il futuro ct dell'Italia espulso dallo staff del Galles
di Paolo Ricci Bitti
Martedì 17 Settembre 2019, 17:25 - Ultimo agg. 18:04
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Tempesta sul futuro ct dell'Italia del rugby: l'assistente allenatore del Galles, Rob Howley, è stato mandato a casa dal Giappone per una presunta implicazione in uno scandalo scommesse. L'espulsione del gallese ex mediano di mischia è avvenuta dopo una riunione d'urgenza in piena notte in Giappone dello staff della nazionale che si appresta a debuttare nella Coppa del Mondo, come riporta il sito "walesonline". Non si ricordano episodi del genere nella storia del rugby che sta per celebrare, dal 20 settembre, i Mondiali più ricchi e seguiti di sempre.

Pur in mancanza di conferme ufficiali della Federugby, Howley è considerato il prossimo allenatore dell'Italia dopo che l'attuale ct Conor O'Shea ha deciso di non rinnovare il contratto che scade dopo il prosssimo Sei Nazioni. La notizia del suo ingaggio risale alla settimana scorsa, ma la Fir aveva rimandato ogni commento a dopo i Mondiali. 

Resta da vedere che cosa farà adesso la Federazione italiana: la notizia dell'espulsione del tecnico, 49 anni, da parte dello staff guidato da Warren Gatland che aveva  Howley con lui da 11 anni, è legata alla violazione del regolamento di World Rugby, la federazione internazionale della palla ovale, sulle scommesse (articolo 6) ma l'inchiesta viene definita in corso.

Howley, giocatore e assistente allenatore dalla carriera immacolata e di successo, potrebbe quindi uscirne pulito, anche se viene ritenuto difficile che solo oggi il tecnico possa avere appreso della sua implicazione nell'inchiesta: è chiaro che la sua espulsione, alla vigilia dei Mondiali, è fonte di grande imbarazzo per la trisecolare federazione gallese. I Dragoni, campioni in carica del Sei Nazioni e tra i favoriti per spodestare gli All Blacks dal trono mondiale, hanno subito sostituito Howley con Stephen Jones.

Howley non era stato il primo nome su cui la Fir aveva puntato con almeno altri tre allenatori, più quotati di lui, in ballo in questi mesi di mercato delle panchine che dopo il Mondiale daranno vita a un notevole valzer. Difficile anche che, a questo punto, O'Shea venga eventualmente convinto a restare.  

 
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