Agenti uccisi in questura, allarme sicurezza: «Da tempo chiediamo dotazioni idonee, non si può morire così»

Agenti uccisi in questura, il sindacato di polizia: «Da tempo chiediamo dotazioni idonee, non si può morire così
Agenti uccisi in questura, il sindacato di polizia: «Da tempo chiediamo dotazioni idonee, non si può morire così
di Simone Pierini
Sabato 5 Ottobre 2019, 10:19 - Ultimo agg. 10:58
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«È da tempo che chiediamo a gran voce dotazioni idonee. Abbiamo bisogno di maggiori tutele», così Stefano Paoloni, segretario generale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap), commentando la morte dei due agenti di polizia, Pierluigi Rotta e Matteo Demenego, uccisi in questura a Trieste. «Siamo continuamente vittime di balordi - ha aggiunto Paoloni -. Questa è l'ennesima aggressione che contiamo dal 1° giugno, ma con un tragico epilogo che ci lascia sgomenti. Abbiamo bisogno di maggiori tutele mentre siamo in strada a rendere il nostro servizio alla comunità e servono pene severe per chi attenta alla nostra vita». 
 

 

«La consapevolezza di restare impuniti - prosegue Paoloni - alimenta condotte come questa che oggi ci porta a piangere due giovani colleghi, appena trentenni, un agente e un agente scelto, 'colpevoli' di indossare una divisa. È da tempo che chiediamo a gran voce dotazioni idonee come il taser e come riconoscimento a quelli che sono i pericoli che ogni giorno fronteggiamo su strada. Non è accettabile morire così e per mano di chi non ha rispetto per la vita e della legge».



«Da troppi anni non abbiamo avuto risposte, forse bisognerà investire di più sulla sicurezza». Ha detto anche Lorenzo Tamaro, segretario provinciale del Sap. «Voglio esprimere la commozione di tutti quanti - ha aggiunto - ci sono dei precedenti, ma non così gravi» facendo riferimento ad un episodio di alcuni anni fa. Sulla possibile dinamica ha aggiunto: «Non vogliamo dire cose sbagliate prima che venga accertata». Sulle due vittime, gli agenti Pierluigi Rotta e Matteo Demenego, il segretario del Sap ha parlato di «due colleghi giovani che dovevano rappresentare il futuro della polizia. Non ci sono parole su quello che è accaduto, bisogna limitare al massimo queste tragedie».

 

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