Papa Francesco riceve la Nazionale: «Il calcio è felicità»

Papa Francesco riceve la Nazionale: «Il calcio è felicità»
Domenica 13 Ottobre 2019, 16:14 - Ultimo agg. 14 Ottobre, 01:00
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Dopo aver conquistato, con tre turni di anticipo, l'accesso alla fase finale del campionato europeo di calcio, battendo ieri sera allo stadio Olimpico di Roma per 2-0 la Grecia, la Nazionale azzurra con il suo ct Roberto Mancini e il vertice della Figc guidato dal suo presidente Gabriele Gravina sono stati ricevuti da Papa Francesco questa mattina alle 9, presenta anche la presidente dell'ospedale pediatrico "Bambino Gesù" Mariella Enoch.
«Con un breve saluto - riferisce una nota del Vaticano - il presidente della Federazione italiana gioco calcio Gravina ha ripercorso alcune iniziative della Nazionale nate nell'ambito del legame con il Bambino Gesù, come la visita da parte dell'intera squadra giovedì scorso a tutti i reparti dell'ospedale; e ha menzionato l'impegno a fare della Nazionale una eccellenza dal punto di vista tecnico, ma anche perpetua testimonianza di valori».
Al termine del discorso, «il capitano della squadra Leonardo Bonucci ha consegnato al Papa una pergamena che attesta il dono all'ospedale di un'apparecchiatura per la quantificazione delle cellule tumorali e l'allenatore Mancini gli ha donato la maglia numero 10, personalizzata "Bergoglio" e firmata da tutti i giocatori. Il Papa ha pronunciato un breve discorso, ringraziando i giocatori per la visita ai bambini e sottolineando il valore della «tenerezza, che tutti abbiamo, ma tante volte nascondiamo» e della felicità che viene dal gioco, da un pallone, perché «anche con una palla di stracci si fanno deimiracolì...».
 


Gravina dopo aver ringraziato il Pontefice «per l'attenzione che ci ha voluto riservare, nonostante una giornata così ricca di significati», ha ricordato come «la Nazionale sia anche perpetua testimonianza di valori, una squadra in cui riconoscersi e in cui trovare ispirazione, prendendo spunto da un suo insegnamento, secondo il quale il bello di giocare al calcio è poterlo fare con gli altri, un mezzo per condividere un'amicizia».
«La partecipazione e la gioia che ha generato in tutti noi la visita di giovedì scorso presso i reparti dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù - ha proseguito Gravina- è un dono speciale che, seppur nella sofferenza della malattia, conserveremo nel cuore per tutta la vita. La testimonianza d'affetto che abbiamo ricevuto al Bambino Gesù aiuta a crescere e fa capire al nostro mondo quanto sia importante la dimensione del calcio, che riesce a regalare un sorriso anche in momenti difficili». Il presidente federale ha poi concluso «rinnovando la promessa di un impegno assiduo e costante affinché ogni bambino gioisca inseguendo un pallone».
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