I Carabinieri Tutela Patrimionio Culturale compiono 50 anni: recuperati quasi 2 milioni di beni culturali e archeologici

I Carabinieri Tutela Patrimionio Culturale compiono 50 anni: recuperati quasi 2 milioni di beni culturali e archeologici
di Ebe Pierini
Giovedì 24 Ottobre 2019, 19:07
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Il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale compie 50 anni e li festeggia con una conferenza internazionale. Il più antico reparto di polizia al mondo istituito specificamente per il settore, che opera a livello internazionale con i suoi “Caschi Blu della Cultura” formati d’intesa con l’UNESCO e con il MiBACT, in mezzo secolo ha recuperato 803.199 beni culturali e oltre 1.136.876 reperti archeologici, sequestrato 1.363.232 opere false, arrestato 1.384 autori di delitti legati all’arte e deferito all’Autorità Giudiziaria oltre 23.000 soggetti. Si è adeguato costantemente alle nuove tecnologie realizzando una banca dati che conta quasi 1.300.000 beni illecitamente sottratti. Nel corso della conferenza si parlerà di contrasto ai traffici illeciti di beni culturali. La prima giornata è stata aperta dal comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Giovanni Nistri e dal del Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini. Nell’occasione l’ambasciatore degli Stati Uniti d’America presso la Repubblica Italiana e la Repubblica di San Marino, Lewis Michael Eisenberg, ha restituito all’Italia una testa di statua in marmo del I-II secolo d.C., raffigurante il Dio Pan, rubata a Roma nel febbraio 1968 presso l’area archeologica degli Orti Farnesiani al Palatino e rimpatriata dagli Stati Uniti d’America, in questi giorni, grazie alla collaborazione fra i Carabinieri del Comando  TPC e lo Homeland Security Investigations statunitense.

Nei mesi scorsi era stata l’Italia, a seguito delle indagini del Comando TPC, a riconsegnare rilevanti e numerosi reperti al Messico e alla Cina. Dopo la breve cerimonia, alla lectio magistralis del cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio per la Cultura, sono seguiti per tutto il giorno interventi di esponenti delle organizzazioni internazionali, dirigenti e tecnici del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, rappresentanti del mondo accademico, degli enti museali e delle associazioni di categoria.  Sono state illustrate fra l’altro le restituzioni da parte della Danimarca del “Carro di Eretum” e da parte  della Germania del “Vaso di fiori” del pittore fiammingo Van Huysum, da poco tornato a Palazzo Pitti. Di quest’ultimo argomento si è occupato il direttore degli Uffizi Eike Schmidt.
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