Maria Carolina di Borbone torna a Napoli: «Vivo da principessa ma non è tutto facile»

Maria Carolina di Borbone torna a Napoli: «Vivo da principessa ma non è tutto facile»
di Maria Chiara Aulisio
Domenica 27 Ottobre 2019, 20:00
3 Minuti di Lettura
Vive con i genitori tra Monaco, Roma e Parigi, adora Napoli, si occupa della salvaguardia degli oceani, si batte per mettere fine alla violenza sulle donne e parla sei lingue. Capelli biondi, occhi azzurri, gambe lunghe, nel 2014 ha anche avuto un piccolo ruolo nel film Grace di Monaco, recitando al fianco di Nicole Kidman. Non sembra un caso, dunque, che il suo profilo social superi i 70mila followers. Discende dalla dinastia che fa capo al re Ferdinando I delle Due Sicilie, la giovanissima Maria Carolina di Borbone, classe 2003, prima figlia di Carlo di Borbone e Camilla Crociani. L'ultimo evento al quale ha partecipato è stato il matrimonio tra Jean-Christophe Napoleon e Olympia Von Arco-Zinneberg: nella cattedrale de Les Invalides, a Parigi, qualche giorno fa, il pronipote di Napoleone Bonaparte, e quella di Maria Luisa d'Austria, si sono detti sì con una cerimonia principesca, anzi imperiale. E tra le teste coronate di mezza Europa c'era anche Maria Carolina, in qualità di testimone.

Bella emozione.
«Una esperienza unica, direi. Sono particolarmente legata a mio cugino Jean-Christophe, mi ha fatto anche da padrino il giorno della cresima, tra noi c'è un rapporto di grande affetto e simpatia».

Da Parigi a Napoli.
«Un luogo del cuore. Ricordo con gioia i vent'anni di matrimonio dei miei genitori celebrati al teatro Mediterraneo. La verità è che la storia si ripete e si torna sempre alle origini».

In che senso?
«Così come Jean-Christophe Bonaparte si è sposato a Parigi, la famiglia Borbone delle Due Sicilie è tornata a Napoli l'anno scorso in occasione dei vent'anni di matrimonio di mia madre e mio padre».

Festeggiamenti partenopei, dunque.
«Secondo me non avrebbero potuto scegliere luogo migliore per celebrare un giorno così speciale, circondati dall'affetto di tanti amici. Napoli è magica, ogni volta che ci torno è sempre come fosse la prima: un colpo di fulmine».

Lui è un finanziere francese basato nella City di Londra per la società Blackstone. Lei un'appassionata di storia e fotografia, nata a Monaco e cresciuta negli Stati Uniti. Torniamo alle nozze da sogno di suo cugino Jean-Christophe.
«È come se ci avessero tuffati nel passato. Un passato diverso, però, nel quale due famiglie imperiali e reali si uniscono non per placare una guerra fra due paesi, né per mettere al mondo un discendente - come fu per i loro avi, Napoleone Bonaparte e Maria Luisa d'Austria che due secoli fa si sposarono al Palazzo Saint-Cloud. Questa volta non si è trattato di un matrimonio politico, ma di una vera storia di amore».

Amore e nobiltà, insomma, abbinamento perfetto.
«Tutte le ragazze, soprattutto da bambine, sognano di diventare principesse. Qualche giorno fa ho ritrovato delle foto negli album di famiglia dove, molto piccola, mi divertivo a indossare abiti regali. Adoravo Cenerentola».

Bello vivere da principessa.
«Come mi hanno insegnato i miei genitori essere una principessa vuol dire anche avere tante responsabilità e conoscere a fondo la storia della famiglia da cui si discende. Credetemi: non è esattamente come vivere in una fiaba anche se tanta gente pensa sia così. Il ruolo che ricopriamo ci impone un grande senso del dovere».

Ma è vero che vuole fare l'attrice?
«Quando ero un po' più piccola ci ho pensato sul serio, ho girato alcune scene a New York e ho avuto un ruolo in un film con Nicole Kidman anche se, in futuro, mi piacerebbe fare qualcosa nel mondo degli affari, che abbia a che fare con la moda. In ogni caso prima devo concentrarmi sulla scelta dell'università, poi si vedrà».

Quale scuola frequenta?
«Studio a casa con mia sorella. L'unico modo per farlo in sei lingue».

Studiate sei lingue?
«Francese, inglese, italiano, spagnolo, portoghese e russo. I miei genitori ci hanno insegnato l'importanza di avere una mente aperta in grado di comunicare con tutti. Il nostro passaporto per la vita».
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