«Trapianti, la Regione Campania ci aiuti: nostra figlia aspetta da 8 mesi»

«Trapianti, la Regione Campania ci aiuti: nostra figlia aspetta da 8 mesi»
Domenica 27 Ottobre 2019, 23:02 - Ultimo agg. 28 Ottobre, 08:01
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Nino e Diana sono i genitori della piccola Ilaria, una bambina di 11 anni da 8 mesi ricoverata al Monaldi in attesa di trapianto presso l’unità operativa semplice dipartimentale di assistenza meccanica al circolo e dei trapianti nei pazienti adolescenti (10-18 anni) guidata da Andrea Petraio. Ilaria da 5 mesi è sostenuta dal cuore artificiale. La penuria di organi donati è il nemico da battere. Le liste di attesa sono disciplinate dalla legge: per i minori da 1 a 18 anni la lista è nazionale mentre per i maggiorenni è regionale. Nei casi codificati come emergenze invece il primo cuore disponibile viene dato ovunque serve e l’ambito regionale che riceve l’organo deve, in caso di espianti, restituire quell’organo. «Ricordiamo, come fosse ieri, l’emozione di incontrarla mentre inaugurava il reparto che è diventato la nostra casa - ricordano i genitori di Ilaria in una lettera indirizzata al presidente della Regione Vincenzo De Luca - sono passati sei mesi da quella stretta di mano in cui c’erano la nostra gratitudine e tanta speranza. La aspettiamo affinché venga a trovare Ilaria e le dia un in bocca al lupo, un’iniezione di speranza e faccia insieme a noi genitori un appello sulle donazioni». 

Le donazioni di organi, dopo il passo in avanti compiuto dall’ex ministro della Salute Giulia Grillo per dare attuazione al principio del silenzio assenso, attendono intanto ulteriori decreti per la concreta attuazione e su un altro fronte varie associazioni sono impegnate a fare in modo che le anagrafi comunali al rinnovo dei documenti inseriscano di default la scelta del cittadino di donare o meno gli organi. Intanto De Luca è atteso al Monaldi domani per dare il  via libera  ai  lavori  di  ristrutturazione del  quinto  Centro  clinico NeMO d’Italia, che  si  occupa  della  presa  in  carico  e  della  cura  dei  pazienti affetti gravi da  patologie  neuromuscolari. Potrebbe essere l’occasione per una verifica dei progressi del centro trapianti di cuore pediatrico riattivato agli inizi di quest’anno. Nel primo semestre del 2019 al Monaldi sono stati effettuati 6 trapianti di cuore e innestati alcuni cuori artificiali ma uno dei comitati dei genitori dei pazienti trapiantati ha tuttavia stilato una lista di doglianze: «Il cambio continuo dei dirigenti dell’ospedale blocca il processo, non garantisce la continuità attuativa della programmazione e non ottimizza la spesa. Un assetto ben lontano da una ipotesi di reparto unico». Punti su cui l’azienda fa sapere di essere pronta a sostenere il miglioramento di tutti i percorsi e ad integrare le disposizioni facendo maggiore chiarezza su ruoli e responsabilità.
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