Niente comunione ai politici abortisti, un parroco americano la nega a Joe Biden

joe biden
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di Franca Giansoldati
Venerdì 1 Novembre 2019, 20:04
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Città del Vaticano – Il tormentone si ripresenta puntuale ad ogni campagna presidenziale americana, riverberandosi di conseguenza in tutto il mondo e sottoponendo la Chiesa cattolica al solito dilemma: ai candidati cattolici apertamente abortisti è possibile dare la comunione? Stavolta il tema è rimbalzato tornando d'attualità quando un parroco del Sud Carolina ha negato la comunione a Joe Biden, candidato alle presidenziali, durante la messa. Il motivo - ha spiegato il parroco - è perchè Biden è abortista e va contro il quinto comandamento.

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Padre Robert Morey, parroco a Sant'Anthoy nella diocesi di Charleston, ha motivato accuratamente il suo gesto che è stato ripreso da tutti i media americani. «L'ho dovuto fare, è stata una cosa triste, perchè non è facile negare la comunione a qualcuno». Joe Biden  in quei giorni si trovava in Sud Carolina per la campagna elettorale. Ricevere la Santa Comunione, ha spiegato ancora il parroco, significa essere in comunione con Dio. «Ogni figura pubblica che in qualche modo appoggia o favorisce l'aborto si pone automaticamente in una posizione critica rispetto agli insegnamenti del Magistero». 

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Il parroco ha messo in evidenza che esiste un codice del Diritto Canonico che contempla proprio questo genere di mancanze. 

Il cardinale Joseph Ratzinger, prima di divenire Papa, fu interpellato dalla conferenza episcopale americana sulla questione. Il quesito che gli veniva sottoposto è se fosse lecito o meno dare la comunione a quei politici pro aborto. La Congregazione della Dottrina della Fede spiegava che in virtù dei canoni in vigore si doveva rifiutare la comunione a quei fedeli che si ponevano in una posizione critica, pervicace e di peccato. Per quei parlamentari cattolici che appoggiavano leggi contro la vita significava essere in una posizione critica al punto da non doversi presentare per fare la comunione. 


 

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