Truffa delle case all'asta,
incassi riciclati in bitcoin:
tre indagati nel Napoletano

Truffa delle case all'asta, incassi riciclati in bitcoin: tre indagati nel Napoletano
Giovedì 14 Novembre 2019, 13:49 - Ultimo agg. 17:42
2 Minuti di Lettura

Tre persone, alle quali sono stati sequestrati contanti e beni per trecentomila euro sono indagate per truffa, riciclaggio tramite bitcoin e attività di investimento finanziario senza esserne abilitati in un'operazione condotta dagli agenti della Polizia locale di Milano. I dettagli dell'operazione svolta della Nucleo Centrale di Polizia Giudiziaria della Polizia Locale sono stati illustrati da Eugenio Fusco, procuratore aggiunto, Carlo Scalas, pm titolare delle indagini e Marco Ciacci, comandante della Polizia Locale di Milano.

LEGGI ANCHE Antonella Clerici, furia social per la fake news: «Mai consigliati investimenti in bitcoin»

L'inchiesta degli agenti della Polizia Locale di Milano che ha portato a indagare e perquisire tre persone accusate di riciclare denaro proventi di truffe per il falso acquisto di case mostra i «nervi scoperti» del sistema delle criptomonete. A sottolinearlo il procuratore aggiunto Eugenio Fusco, a capo del Dipartimento Frodi e tutela dei consumatori, reati informatici il quale ha spiegato che «tutti possono essere vittima di reati di questo tipo».
 


LEGGI ANCHE Jovanotti, la fake news sugli investimenti in Bitcoin: «Diventi milionario in pochi mesi». Ma è tutto falso

Gli indagati riciclavano somme versate come acconto dai truffati che avevano intenzione di acquistare case su siti che pubblicizzavano finte aste immobiliari. Si calcola che il giro d'affari, in un anno e mezzo, sia stato di circa due milioni e mezzo di euro con un centinaio di persone vittime del raggiro. In sostanza i «nervi scoperti» di un fenomeno «da non criminalizzare perché assolutamente lecito», in questo caso, è stata la mancata identificazione dell'intermediario che ha convertito le somme in bitcoin, come invece imposto dalla Legge 231 del 2007. Durante le perquisizioni nelle abitazioni dei tre indagati, tutti residenti nel Napoletano, sono stati trovati quasi 200mila euro e numerosi orologi di valore. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA