Copenaghen a pelo d'acqua: il kayak è gratis (se si ripuliscono i canali)

Greenkayak a Copenaghen
Greenkayak a Copenaghen
di Sabrina Quartieri
Mercoledì 4 Dicembre 2019, 15:23 - Ultimo agg. 15:24
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Un’uscita pagaiando tra i canali di Copenaghen offerta “dalla casa”, ma solo se si raccolgono i detriti che navigano nell'acqua. L’idea lanciata nell’aprile 2017 da “Greenkayak”, una ong ambientalista danese, sta riscuotendo grande successo e, grazie ai 12mila volontari che hanno partecipato a questa attività fino a oggi, sono state già rimosse 25 tonnellate di spazzatura, per lo più di plastica.

Se il primo spot a ospitare il progetto è stato “Kayak Republic” in centro città, oggi, inoltre, a distanza di due anni e mezzo, se ne registrano molti altri, disseminati nelle zone nord e sud della capitale, come all’estero. Al momento, infatti, nel network sono entrate non solo nuove città del Paese scandinavo, come Aarhus, Aalborg, Odense e Præstø, ma anche la Germania con Amburgo e Berlino, l’Irlanda con Dublino, la Norvegia con Bergen e la Svezia con Stoccolma. La ong ambientalista che conta attualmente 48 Greenkayak, ottenuti con le donazioni di sostenitori pubblici e privati, come il Gruppo Carlsberg, ora cerca adepti a sud.
 

 

In particolare in Italia, dove spera di trovare ambasciatori del suo progetto, nato per contribuire a salvare gli oceani dall’inquinamento: «È un Paese in cui c’è molta acqua e non mancano di certo i turisti. Questo - racconta Tobias Weber-Anderson, ideatore e fondatore dell’associazione - spesso comporta un rilevante quantitativo di rifiuti prodotti che finiscono in mare, nei laghi e nei fiumi. Inoltre, sono molti gli italiani che prendono in prestito i nostri kayak e ci chiedono se arriveranno anche da loro. Nei mesi invernali, quindi, considerata l’alta attenzione che registriamo - aggiunge il danese - lavoreremo per farlo accadere». L’idea realizzata nella città che, proprio per le sue iniziative eco-friendly, è stata premiata come “Capitale verde d’Europa 2014”, sta portando a notevoli risultati, sia in termini di partecipazione che di detriti rimossi: «Per avere tante adesioni, però, è stato molto importante che l’attività fosse gratuita. Così - ricorda Tobias - durante la fase di lancio abbiamo avuto il primo kayak sempre occupato».

Ma come funziona lo scambio? La prenotazione si effettua sul sito “www.greenkayak.org” e non si tratta di un tour guidato. Visto che il kayak è molto stabile, si esce in coppia autonomamente e non è richiesta nessuna esperienza precedente. Bisogna solo saper nuotare e deve esserci almeno un maggiorenne a bordo.
Aspettando di cominciare, si viene comunque dotati dell’equipaggiamento di salvataggio, come anche dell’attrezzatura necessaria per la ripulitura. Una volta terminata l’uscita in acqua, che dura due ore, si riconsegnano pagaia e kayak e si registra il peso dei rifiuti raccolti. Per usufruire della gratuità, non basta però garantire l’attività di rimozione. L’altra condizione richiesta è che si condivida l’esperienza sui social network usando l’hashtag #greenkayak.

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