Maltempo, lettera di una bimba al sindaco de Magistris: «Voglio andare a scuola tutti i giorni»

La lettera inviata al sindaco dalla piccola Rosa
La lettera inviata al sindaco dalla piccola Rosa
di Antonio Folle
Domenica 17 Novembre 2019, 18:14 - Ultimo agg. 18 Novembre, 08:08
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Il maltempo che sta flagellando il paese a Napoli come seconda vittima eccellente - la prima vittima è senz'altro la viabilità - annovera gli edifici scolastici. Negli scorsi giorni il sindaco de Magistris ha stilato un lungo elenco di edifici scolastici cittadini colpiti dal maltempo e che necessitano di urgenti interventi di manutenzione. A preoccupare è soprattutto il forte vento che, a causa della scarsa manutenzione di molti edifici, rischia di causare seri danni all'incolumità delle persone. Proprio i terribili venti che soffiano a forte velocità hanno spinto il Comune di Napoli a procedere alla chiusura forzata delle scuole. Un provvedimento che, da un lato, è visto come una necessaria misura prudenziale e, dall'altro lato, mette a nudo le criticità sul fronte degli investimenti in opere di manutenzione.

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Ad esultare per la chiusura a ripetizione delle scuole sono stati in particolar modo giovani e giovanissimi che, "grazie" all'allerta meteo hanno potuto saltare qualche ora di lezione. Meno felici i genitori, molti dei quali hanno scatenato aspre polemiche contro il primo cittadino. Ed è proprio al sindaco de Magistris che la piccola Rosa, nove anni da compiere il prossimo mese di marzo, ha voluto rivolgere una lettera-appello per chiedere più interventi di manutenzione sulla sua scuola - l'istituto Vittorio Emanuele - ai Quartieri Spagnoli.
 


«Nella mia scuola ci sono tanti problemi - ha scritto la bambina - ci sono i calabroni, i bagni rotti, infiltrazioni d'acqua e le luci rotte. Mi piace studiare e non accetto nemmeno quando c'è l'allerta meteo. Mi viene da piangere perchè io a scuola voglio andare tutti i giorni. Signori sindaco - ha poi concluso la piccola missiva inviata da Rosa al primo cittadino - spero che risolvete questo problema e ci venite a trovare a scuola».

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Una letterina, quella della giovanissima studentessa, che è emblematica dello stato di "salute" di alcune scuole cittadine che risentono dei mancati interventi di manutenzione ancor prima dei violenti acquazzoni che stanno caratterizzando quest'ultimo periodo. «Rosa da sempre ama la scuola - spiega Valentina Coviello, mamma della bambina - le piace con gli altri bambini e le piace studiare. Quando negli scorsi giorni le scuole sono rimaste chiuse si è messa addirittura a piangere perchè lei vorrebbe stare in classe tutti i giorni. Ci da tantissime soddisfazioni e speriamo che possa continuare ancora a lungo così». Sulla lettera inviata al sindaco Valentina Coviello ha aggiunto: «Lei sapeva che stavamo andando in Comune a protestare per lo stato della scuola e per le continue chiusure di questi giorni - ha raccontato - e allora di sua spontanea volontà ha voluto scrivere questa lettera che, spero, arriverà il prima possibile al sindaco. La nostra speranza è che al più presto si possa mettere mano alla manutenzione delle scuole della città che non possono di certo restare chiuse tutto l'inverno».
 
 

Con i cambiamenti climatici che fanno sentire sempre di più i loro nefasti effetti e i temporali che diventano sempre più frequenti e sempre più devastanti - anche se alcuni rigettano la denominazione "bomba d'acqua" - la necessità rivedere completamente il piano di manutenzione non solo delle scuole, ma dell'intera città, è sempre più pressante. L'elenco di strade allagate, buche e voragini - su tutte quella di via Masoni - è lunghissimo. «Che una bambina abbia deciso di scrivere al sindaco per chiedere più manutenzione nella sua scuola è significativo - ha commentato il consigliere comunale Diego Venanzoni - i bambini possono veramente insegnarci tanto e la lettera di Rosa, recapitatami dai suoi genitori, mi ha veramente colpito.
Rosa ha elencato una serie di problemi e di disfunzioni della sua scuole e sulle quali non si interviene, questo la dice lunga sulla necessità che ha la politica di ascoltare i bisogni dei cittadini. Speriamo che questo gesto riesca a risvegliare dal torpore chi avrebbe il dovere di consegnare ai napoletani strade e scuole sicure».

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