Napoli, rifiuti nel centro culturale mai inaugurato: l'ennesimo scempio

Napoli, rifiuti nel centro culturale mai inaugurato: l'ennesimo scempio
di Alessandro Bottone
Mercoledì 20 Novembre 2019, 12:09 - Ultimo agg. 12:17
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Una vera e propria bomba ecologica si registra a Ponticelli. L'ennesima situazione di degrado - che rischia di degenerare dal punto di vista igienico-sanitario - è a ridosso dell'edificio comunale abbandonato di cupa Vicinale Pepe, una stradina a due passi dal Palavesuvio e che attraversa le palazzine popolari del cosiddetto «lotto 10» costruite dopo il terremoto del 1980 per rispondere all'emergenza abitativa.
 


Negli stessi anni è stato realizzato il grande immobile, mai utilizzato, sempre più abbandonato. Oggi a ridosso dello scheletro di cemento c'è tanta spazzatura accumulata da diversi mesi. Non solo quella nei numerosi cassonetti ormai stracolmi: a terra restano decine di ingombranti accatastati da tempo e non ritirati: vasca da bagno, frigo, mobili, residui di potature, inerti e tanto altro materiale. Cupa Vicinale Pepe, in effetti, è diventato uno dei punti più sensibili per lo sversamento abusivo di rifiuti, specie per elettrodomestici e mobili. Dalla «monnezza» si sprigiona una puzza incredibile, denunciata più volte dai residenti, dovuta all'accumulo di rifiuti organici, e non, a due passi dalle abitazioni.

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Il maltempo degli ultimi giorni ha ribaltato le lamiere di ferro che circondano l'edificio abbandonato costituito da cinque piani, di cui uno interrato. L'immobile fu costruito per ospitare un centro culturale e uno spazio per giovani, adulti e anziani in una zona del quartiere di Napoli Est con una altissima densità abitativa. Oltre cinquemila metri quadrati di locali e altri duemila esterni sono nel degrado assoluto da anni. Come già denunciato in una relazione tecnica del 2013, gli ambienti sono stati vandalizzati in più occasioni: sono stati rubati tutti gli infissi, le porte e le griglie per lo smaltimento delle acque. Le saracinesche dei locali al piano terra sono state sfondate e risultano arrugginite dalle copiose infiltrazioni d'acqua che interessano anche le superfici dei piani superiori provocando chiazze di umidità e distacchi di intonaco. Distrutte anche le porte di accesso ai due ascensori, non funzionanti. Fuori uso gli impianti elettrico e idraulico. I danni riguardano le pareti stesse - molte risultano annerite dalle fiamme e diversi tramezzi sono stati abbattuti - e i pavimenti. I rifiuti e le erbacce circondano l'edificio ma lo stesso piano sottoterra, destinato ad autorimessa, risulta zeppo di materiale di ogni genere.

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A luglio 2013 il consiglio comunale aveva approvato il conferimento dell'immobile di proprietà del Comune di Napoli alla municipalizzata Asìa Napoli per lo svolgimento del servizio di igiene urbana. Nella delibera si motivava la cessione «per superare il fitto passivo di via Antiniana» e si specificava che «tutti gli importi necessari alla ristrutturazione saranno a carico dell'Asìa». Allo stato attuale l'immobile di cupa Vicinale Pepe non risulta nel patrimonio immobiliare dell'azienda municipalizzata che nel 2013 ne ha chiesto l'accatastamento.

Alcuni residenti raccontano che la struttura non è mai stata utilizzata da quando è stata costruita, oltre venticinque anni fa. Dopo i furti e i danni registrati negli anni scorsi si corre il rischio che la stessa possa essere ulteriormente distrutta visto che la recinzione in metallo è stata divelta dal vento e intrufolarsi è un gioco da ragazzi. Un pericolo per i giovanissimi della zona ma soprattutto uno spazio negato all'intera cittadinanza. A pochi metri dall'immobile c'è l'area attrezzata di via Umberto Saba con campetto da calcio, campi da bocce e spazi verdi completamente inagibili.
Tutto distrutto dai vandali e dai tossicodipendenti della zona.

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