Gabriel Garko: «A 17 anni un uomo sposato e con figli tentò di violentarmi»

Gabriel Garko: «A 17 anni un uomo sposato e con figli tentò di violentarmi»
Gabriel Garko: «A 17 anni un uomo sposato e con figli tentò di violentarmi»
Mercoledì 20 Novembre 2019, 16:17 - Ultimo agg. 20:02
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«A 17 anni un uomo, sposato e con figli, tentò di violentarmi. Provai schifo, da quel giorno ho iniziato a fumare e non ne ho mai parlato con nessuno fino a oggi». Una rivelazione dolorosa, quella che Gabriel Garko fa in un'intervista a Chi, in occasione dell'uscita di Andata e ritorno, l'autobiografia del 47enne attore e sex-symbol.



Gabriel Garko, al secolo Dario Gabriel Oliviero, per la prima volta ricorda quanto accaduto circa 30 anni fa: «Non ne parlai con nessuno, neanche con la mia famiglia, lo dico solo ora perché con questo libro mi sono aperto più di quanto mi sarei aspettato e quell’episodio, che in verità credevo di aver rimosso, è tornato prepotente a farmi visita». L'attore ricorda così Marco, l'uomo da cui ha subito la tentata violenza sessuale: «Marco era sposato e con figli, un uomo "normale" agli occhi della società. Eppure, anche nelle famiglia più canoniche può succedere di tutto».

Tra i tanti ricordi dolorosi del passato, ce n'è anche uno più recente. Gabriel Garko ha infatti rivelato che nel 2014 qualcuno aveva tentato di manomettere la sua automobile: «Nonostante le denunce fatte, non ho mai scoperto chi fosse il mandante. Forse volevano uccidermi, ma non sono nuovo a episodi del genere. Una volta, fuori dal cancello di casa, qualcuno scrisse "Garko drogato"».

Gabriel Garko, rimasto molto amico della sua storica ex, Eva Grimaldi, ed è stato il suo testimone al matrimonio con Imma Battaglia. Negli ultimi mesi, si sono diffuse molte voci sul rapporto che lo lega a Gabriele Rossi, ma l'attore non vuole commentare la propria vita privata: «Sogno un mondo dove non ci sia più bisogno di raccontare quello che succede nella camera da letto tra due persone. Dobbiamo superare le barriere, le etichette, i cliché e tutte queste maledette definizioni, lasciando a tutti la libertà di esprimersi come e quando vorranno».

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