Giornalismo investigativo, a Napoli un premio alla memoria per Nadia Toffa

Giornalismo investigativo, a Napoli un premio alla memoria per Nadia Toffa
Giovedì 21 Novembre 2019, 21:50 - Ultimo agg. 22 Novembre, 10:56
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In Italia, salvo rare eccezioni, il giornalismo investigativo è sempre stato debole e pallido. Eppure nella società dell’informazione il diritto alla conoscenza resta elemento fondamentale della società democratica. È partendo da questo principio che Massimo Scuderi, giornalista da anni in primissima linea nella sua Sicilia, ha ideato e realizzato il Premio Europeo di giornalismo giudiziario e investigativo. Giunta alla sua quarta edizione, la manifestazione fa tappa quest’anno a Napoli: e venerdì 22 novembre alle 19, presso il Teatrino di Corte di palazzo Reale, verranno consegnati i riconoscimenti per l’anno 2019. Affrontare argomenti anche molto delicati sempre con il dovuto spirito critico, facendo crescere un’informazione libera e pluralistica a garanzia della vita democratica resta il Dna di questo premio.
 


Nutrito e qualificatissima la pattuglie dei premiati, ecco l'elenco completo:

1. Nadia Toffa (alla memoria), giornalista del programma “Le Iene” (Italia1), per il coraggio dimostrato nel affrontare e raccontare il male incurabile che l’ha colpita;
2. Carmen Lasorella (alla carriera), giornalista Rai e scrittrice per la dedizione con cui ha svolto il difficile compito di inviato di guerra;
3. Flavia Piccinni, giornalista d’inchiesta e scrittrice, per il libro “Nella Setta”, con cui ha raccontato – insieme al collega Carmine Gazzanni – il mondo delle organizzazioni settarie italiane;
4. Giulia Bosetti, giornalista di PresaDiretta (RaiTre), per l’impegno profuso nel tentativo di fare chiarezza sulla morte di Giulio Regeni;
5. Fabrizio Capecelatro, giornalista e scrittore, per il vigoroso lavoro di trascrizione dei fatti delittuosi e contro la criminalità organizzata dei Casalesi attuato nel libro “Il sangue non si lava”.

Inoltre, per la sezione “Organi di stampa Europei/Internazionali” sarà premiata: Pauline Adès-Mével di Reporter Senza Frontiere con una menzione speciale per l'agenzia Eurojust. 
 
 

Per la sezione “Il coraggio di denunciare”:
1. L’Ammiraglio Pettorino Giovanni, Comandante Generale della Capitanerie di Porto, per l’impegno profuso nel salvare vite in mare, quale primo obiettivo della Guardia Costiera.
2. Antonio D’Amore, Direttore Generale dell’ASL Napoli 2 Nord, per aver denunciato casi di malagestione e sperpero di risorse economiche pubbliche.
3. Antonino Tufano, imprenditore e modello di contribuente, al punto da ricevere una "pagella" da 10 e lode da parte dell'Agenzia delle Entrate.
4. L’associazione “Mamme di tutti”, per la battaglia al fianco di al fianco di Don Maurizio Patricello nella “Terra dei Fuochi”.

«Il Premio, patrocinato dalla Camera dei Deputati e dall’Agcom, – spiega Massimo Scuderi, Presidente del Premio – è nato con la precisa volontà di sostenere quel giornalismo che garantisce il diritto dei cittadini di essere informati, elemento fondamentale di una società democratica. E anche quest’anno la Giuria, presieduta dal Direttore de La Notizia, Gaetano Pedullà, ha scelto con profonda attenzione i colleghi a cui assegnare il riconoscimento morale». Archiviata la tappa napoletana, appuntamento - per l'edizione 2020 - in Belgio. «Il prossimo anno – conclude Scuderi – il Premio Europeo di Giornalismo Giudiziario e Investigativo si sposterà a Bruxelles, sede del Parlamento Europeo».

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