Casertana a Catania: partita a porte
chiuse per la rivalità tra tifoserie

Casertana a Catania: partita a porte chiuse per la rivalità tra tifoserie
di Riccardo Marocco
Sabato 23 Novembre 2019, 08:13
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Catania-Casertana si giocherà a porte chiuse. Lo ha deciso la prefettura etnea sulla base di due motivazioni. La prima riguarda le difficoltà da parte del club etneo a predisporre un servizio di stewarding conforme alla normativa, difficoltà ed emerse dopo l'interruzione del rapporto di collaborazione con la società che forniva il servizio. La seconda motivazione, invece, scaturisce dal fatto «che tra le contrapposte tifoserie del Catania e della Casertana persiste un'acerrima e storica rivalità, sfociata anche di recente in azioni violente».

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Già l'Osservatorio nazionale delle manifestazioni sportive aveva messo posto particolare attenzione circa le difficoltà da parte del Catania di assicurare un servizio d'ordine adeguato e la rivalità tra le due tifoserie, rimandando l'ultima decisione alla prefettura del capoluogo etneo che, vista anche la sopracitata rivalità tra le due tifoserie ha deciso di far disputare il match con assenza di pubblico. L'ultima volta in cui la Casertana ha giocato a porte chiuse è stata nel marzo scorso quando al Pinto i rossoblù ospitarono la Juve Stabia. Si giocherà, quindi, in un ambiente surreale in cui la Casertana dovrà fare i conti con la voglia di rivalsa di un Catania in difficoltà rispetto a quelle che erano le aspettative della vigilia, ma anche con quei problemi di formazione che da qualche settimane a questa parte ne sta condizionando il cammino. Certe le assenze di Lezzi e Cavallini, alle prese con problemi di carattere muscolare, mentre assai probabili saranno le defezioni di Rainone e Castaldo, entrambi condizionati da noie alle caviglie.

Particolarmente sfortunato Rainone che domenica scorsa contro l'Avellino, dopo che era sceso in campo anche nel turno precedente a Reggio Calabria, è stato messo fuori gioco dal riacutizzarsi dell'infortunio patito in occasione dell'altro derby contro la Cavese. Per il tecnico Ginestra, pertanto, c'è da risolvere un nuovo puzzle riguardo la formazione che scenderà in campo, anche se, viste le indicazioni ricevute dal derby di domenica scorsa, per buona parte la stessa è già individuata. Riguardo alla linea difensiva, accanto ai sicuri titolari Silva e Caldore, c'è da stabile il braccetto di destra con Longo e Ciriello a contendersi una maglia da titolare. L'esperienza suggerirebbe Longo, peraltro già impiegato diverse volte in questa posizione anche prima di domenica scorsa quando ha sostituito l'infortunato Rainone, mentre l'aspetto puramente economico favorirebbe Ciriello per il discorso sul minutaggio degli under e della relativa monetizzazione in termini di contributo.

A centrocampo Ginestra recupera Zito, in panchina per onor di firma contro l'Avellino ma ormai ristabilitosi dall'infortunio, nonché Laaribi che ha scontato il suo turno di squalifica. Certa la composizione della zona centrale della linea mediana del campo con Santoro in cabina di regia e D'Angelo e Zito a giostrare nel ruolo di mezzala. I dubbi arrivano sulle corsie laterali. Longo, qualora non dovesse essere schierato in difesa, sulla fascia dovrebbe partire favorito su Adamo, anche se l'ex Andria ha ben figurato contro l'Avellino anche sulla corsia opposta. Sul lato mancino, invece, previsto un ballottaggio tra Zivkov e Paparusso, anche se il terzo incomodo potrebbe essere Adamo proprio in virtù del discorso fatto precedentemente circa la sua prestazione nel derby di domenica scorsa. Per quanto riguarda, infine, la zona offensiva, l'unica certezza riguarda Starita che sta disputando una stagione fin qui straordinaria. Si prevede campo pesante, per cui è probabile che anche stavolta Floro Flores parta dalla panchina, per cui spazio al giovane Origlia, vera rivelazione del derby contro l'Avellino.
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