Salvini spara agli immigrati: «Che schifo, è istigazione all’odio e alla violenza»

Salvini spara agli immigrati: «Che schifo, è istigazione all’odio e alla violenza»
Sabato 23 Novembre 2019, 12:57 - Ultimo agg. 24 Novembre, 13:05
4 Minuti di Lettura

«Cosa non si fa per farsi un po’ di pubblicità, che squallore. La “scultura” che mi raffigura mentre sparo agli immigrati è una vera schifezza, è istigazione all’odio e alla violenza, altro che arte. Non vedo l’ora di tornare a Napoli per ammirare i fantastici Presepi tradizionali, non queste porcherie».



Così, con un post sulla sua pagina Facebook, il leader della Lega Matteo Salvini commenta l'opera di Salvatore Scuotto che oggi sarà esposta a Napoli nella mostra collettiva Virginem=Partena nella galleria Nabi Interior Design e che lo raffigura armato di pistola spara a due africani in versione zombie.
 

 

«Quando ho iniziato a creare, Salvini era ancora ministro dell'Interno - ha raccontato Scuoto al Mattino - Ho voluto rappresentarlo come un bambinone che gioca ad un videogame popolato da fantasmi, come si vede dai dettagli della pistola che è intenzionalmente sproporzionata. Dico che il suo messaggio politico è infantile, come una costante Playstation in cui bisogna individuare il nemico e abbatterlo». 

LEGGI ANCHE Salvini spara agli immigrati: a Napoli la scultura choc

Non sono tardati gli interventi politici sull'argomento. «La scultura che vorrebbe raffigurare un Matteo Salvini violento con una pistola in mano mentre spara a dei migranti non è certo arte e definirla tale significa mortificare tutta la storia artistica di Napoli e della Campania. Penso a personaggi di rilievo, De Filippo, Totò, Viviani, Vico, il cui talento ha inorgoglito la città in tutto il mondo e di cui noi italiani andiamo fieri». Così il deputato napoletano della Lega Gianluca Cantalamessa. «Non è bastato lo show nel cuore di Napoli del matrimonio tra il neomelodico Colombo e l'ex moglie di un boss camorristico. Ora anche presunte opere d'arte che mistificano la realtà per esaltare la cultura dell'odio. Tutto ciò - sottolinea - svilisce il valore inestimabile della cultura napoletana per meri interessi di bottega di pochi, a cominciare dal peggior sindaco che Napoli abbia mai avuto. I napoletani meritano molto di più».
 
 

«Sono rimasta allibita davanti alle immagini dell'opera del maestro Salvatore Scuotto. Matteo Salvini sarà schietto, a volte anche fin troppo diretto. Ma non me lo immagino capace di sparare agli immigrati. Credo sia ora di dire basta a tanta squallida violenza, contrabbandata per libera arte» afferma la senatrice di Forza Italia Sandra Lonardo. «Evidentemente c'è chi spera che a spararla sempre più grossa ci sia da guadagnare in visibilità e notorietà. Niente di più triste. Mi meraviglia davvero la scelta dello scultore napoletano. Credo sia doveroso esprimere piena solidarietà al leader del centrodestra. Spero - conclude Lonardo - che a nessuno venga in mente di sistemare questa stucchevole rappresentazione accanto alla Sacra famiglia. Già troppe volte, impunemente, il presepe è stato oltraggiato. La nostra fede, la nostra millenaria e fin troppo tollerante cultura cattolica meritano profondo rispetto». 

«E dalla scuola dei presepi di Napoli - gruppo della Scarabattola - esce solo odio! Chissà se Gesù sarebbe stato d'accordo con chi si pavoneggia di essere il buono tra i cattivi e istiga così alla violenza. E poi sarebbe Salvini il cattivo maestro! Il signor Morales che è alla sua prima come solista ha cavalcato la popolarità di Salvini nella maniera più indegna, strumentalizzando il pensiero distorto di chi interpreta le azioni del ex ministro come razziste pur di trovare il modo di accaparrarsi qualche consenso non avendo altri contenuti» sottolinea Potito Perruggini, presidente dell'Osservatorio sul terrorismo 'Anni di Piombo', commentando la scultura-choc in mostra a Napoli che rappresenta Matteo Salvini che spara a due migranti. «Non possiamo consentire proprio nella settimana che ricorda i 50 anni dal primo omicidio (Milano, 19 novembre 1969, omicidio Agente Antonio Annarumma) degli Anni di Piombo che queste becere provocazioni vengano tollerate.
Tutto questo verte a minare la convivenza civile e democratica. Ci sono già anziani terroristi pluriomicidi che ancora vogliono dimostrare 'di avere il testosterone altò e continuano ad inneggiare alla violenza sbeffeggiando lo Stato Italiano».

© RIPRODUZIONE RISERVATA