Roma, incubo rifiuti: la Regione è pronta a commissariare Raggi

Roma, incubo rifiuti: la Regione è pronta a commissariare Raggi
Roma, incubo rifiuti: la Regione è pronta a commissariare Raggi
di Mauro Evangelisti
Domenica 24 Novembre 2019, 00:05 - Ultimo agg. 18:54
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La giornata finisce a Fosso del Crepacuore, il nome non proprio ben augurante, di una località di Civitavecchia dove la Raggi vuole mandare i rifiuti di Roma. E comincia con la Regione che si appresta a commissariare Roma Capitale sui rifiuti («Se il Comune non individuerà nelle prossime ore soluzioni che gli competono per i compiti di raccolta e smaltimento, useremo i poteri sostitutivi per superare la loro inerzia»). Il colpo di scena arriva all’indomani della telefonata della sindaca, che venerdì ha chiamato il premier Conte per chiedere aiuto. E con una nuova lettera della Raggi al ministro dell’Ambiente per invocare un vertice urgente. Una mossa però che ha aumentato l’irritazione di Costa, che pure è espressione del Movimento 5 Stelle. La sindaca è sempre più sola. Contro di lei si è scagliato anche il vicepresidente del Consiglio regionale, Devid Porrello, altro 5 Stelle e braccio destro di Roberta Lombardi.

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TENSIONI
Cosa è successo? La discarica di Colleferro smaltisce 1.100 tonnellate di scarti romani al giorno, ma è chiusa a causa delle operazioni di verifica della stabilità del terreno dopo un incidente mortale sul lavoro. Si tratta di uno stop provvisorio. Diventerà definitivo il 31 dicembre visto che quell’impianto, come si sapeva da molti mesi, cesserà la sua attività. Ieri la Raggi ha accusato la Regione di non darle alternative. Come sindaco della Città metropolitana «sto lavorando a un’ordinanza che autorizzi il conferimento di una maggiore quantità di rifiuti urbani nella discarica di Civitavecchia (dove Ama già smaltisce parte dei rifiuti urbani di Roma)».

A Fosso del Crepacuore però è sempre andato un piccolo quantitativo, 250 tonnellate giornaliere, meno di un quarto di Colleferro. La società Mad, proprietaria dell’impianto, fa sapere che tecnicamente non è proprio possibile ricevere tutti i rifiuti di Colleferro, al massimo si può arrivare a 350 tonnellate. La Raggi da mesi rifiuta di indicare un’area, all’interno di Roma, dove realizzare il centro di stoccaggio chiesto dal ministro Costa; così la decisione di portare in provincia più rifiuti romani ha alimentato lo scontento. Non solo del sindaco di Civitavecchia, il leghista Ernesto Tedesco, che parla di «vergognoso attacco del territorio». «Non farò mai passare i maggiori quantitativi di rifiuti romani, Salvini mi ha già fatto sapere che è pronto a sostenere la mia battaglia».

Anche nei 5 Stelle sono stupiti di questa scelta e Porrello, uno solitamente molto moderato, va giù pesante contro la sua compagna di partito (la Raggi): «Più rifiuti a Civitavecchia? Scelta sbagliata nel metodo, perché ricorrere a un’ordinanza dell’ente metropolitana denota una mancanza di rispetto per i territori, e di merito, perché trovo preoccupante che una chiusura di pochi giorni di un impianto possa causare un’emergenza tale. Spero che Roma Capitale non si faccia trovare impreparata tra un mese quando Colleferro chiuderà per sempre».

Perché la Regione vuole commissariare Roma Capitale? Il ministro dell’Ambiente, d’intesa con Conte, come anticipato ieri, convocherà Zingaretti e Raggi per un vertice urgente. Ma fino ad oggi - tesi della Regione - la Raggi ha fatto melina e pur sapendo che la discarica di Colleferro chiuderà, non ha individuato gli impianti alternativi all’interno del territorio romano. Massimiliano Valeriani, assessore regionale ai Rifiuti, ieri lo ha detto apertamente: «Se continua l’inerzia della Raggi, useremo i poteri sostitutivi». C’è pronta un’ordinanza che dice a Roma Capitale di individuare dei centri di stoccaggio (più di uno, quindi non solo quello sull’Ardeatina) provvisori, per reggere l’urto della chiusura di Colleferro; nel frattempo bisogna far decollare sul serio la differenziata e realizzare una piccola discarica di servizio. Se la Raggi non rispetta l’ordinanza, scatta il commissariamento.

Dal punto di vista politico una bomba: il presidente della Regione, segretario del Pd, commissaria sui rifiuti il sindaco più importante dell’alleato Movimento 5 Stelle. Ieri la sindaca ha scritto l’ennesima lettera per chiedere al ministro Costa un «vertice urgente», lui ha fatto trapelare sorpresa (traduzione: irritazione) alle agenzie, perché di «vertici urgenti» ormai ce n’è uno alla settimana. Il tempo passa, Roma presto non avrà la discarica e non può certo sperare di risolvere i suoi problemi a Civitavecchia. Anzi, a Fosso del Crepacuore.

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