Al via le domeniche de «Il suono della parola»: protagonista l'esperienza del mare

Al via le domeniche de «Il suono della parola»: protagonista l'esperienza del mare
di Paola Marano
Domenica 1 Dicembre 2019, 20:22 - Ultimo agg. 20:37
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L’esperienza del mare raccontata attraverso le voci di musicisti, sportivi, scrittori e artisti: al via stamattina, a Palazzo Donn’Anna di Napoli, il primo appuntamento con le domeniche della quinta edizione de «Il Suono della parola»,  la rassegna di letteratura e musica prodotta dalla Fondazione Pietà de’ Turchini, a cura di MiNa vagante, con il sostegno della Regione Campania e il patrocinio del Comune di Napoli. Cinque appuntamenti per parlare delle diverse forme di linguaggi, letteratura e musica attraverso le preziose testimonianze di protagonisti del mondo culturale.

Il primo incontro al sapore di sale ha visto protagonisti Roberto Soldatini, musicista e velista, oltre che autore di libri tra cui «La musica del mare» , Claudio Di Palma, regista, attore e curatore per il Napoli Teatro Festival Italia della sezione SportOpera, Lorenzo Pavolini, autore del libro «L'invenzione del vento», e Mariafelicia Carraturo, apneista profondista, atleta record del mondo.
 
Ad accompagnare la conversazione è stata proprio la musica del direttore d’orchestra Roberto Soldatini, che 9 anni fa ha "mollato gli ormeggi” per vivere su una barca a vela a Mergellina. Soldatini è il primo in Italia  ad aver ottenuto una residenza su un’imbarcazione: la sua vita è divisa a metà tra la navigazione e la sua attività di violoncellista. Ad «Ad un certo punto della mia vita ho deciso di allontanarmi dal palcoscenico e di percorrere un’altra rotta – spiega – per andare alla ricerca di me stesso attraverso il mare. Mi sono reso conto che di vita ne abbiamo una sola e ho sentito la necessità di cambiare orizzonte». 
Ma come si fa a "suonare a sette nodi", per dirla con le parole del velista musicista? «Il mare ha ispirato molto il mio modo di interpretare la musica e l’ha cambiata. Con le sue lentezze mi ha fatto capire che in un mondo in cui si corre sempre è più importante rallentare».

 

E il mare ha segnato una svotla anche nella vita di Mariafelicia Carraturo - campionessa del mondo di apnea in assetto variabile a 48 anni -  trasformando un periodo negativo in un’opportunità.
«Dopo la separazione da mio marito, ho approfittato del tempo in cui i miei figli trascorrevano le vacanze con lui per allenarmi seriamente – racconta – il mare è un luogo in cui ci spogliamo delle sovrastrutture e siamo noi stessi. E’ un posto che mi accetta e mi permette di andare fino in fondo lì dove deve arrivare».

Un tema, il mare, che sarà il file rouge dell’intera rassegna. “«Cominciamo dal mare per cercare le parole e la musica, che possono unire, diventare accoglienza, creare un ponte» – sottolineano le curatrici Piera e Alessandra Cusani.
 

Non è un caso, infatti, se gli incontri de «Il Suono della Parola» si concluderanno al Complesso di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco, con il racconto tra parole e musica dell’orchestra delle donne arabe del Mediterraneo in Italia Almar’à, per la prima volta a Napoli (15 dicembre alle ore 17). Una polifonia tutta al femminile, dove sette delle tredici musiciste che compongono l’orchestra, dalle molteplici melodie e dalla provenienza più diversa, si racconteranno e presenteranno alcuni dei loro brani: Sana Ben Hamza (darbuka), Silvia La Rocca (flauto), Eszter Nagypal (violoncello), Sade Mangiaracina (piano), Hana Hachana (voce), Kavinya Monthe Ndumbu (voce ), Yasemin Sannino (voce ) e con Ziad Trabelsi direttore musicale (Orchestra di Piazza Vittorio). Almarà, che in arabo vuol dire “donna con dignità”,  è un progetto che nasce dall’esigenza di sensibilizzare su un presente che superi gli stereotipi legati al mondo arabo. Una bandiera di libertà contro qualsiasi violenza, estremismo e chiusura attraverso la musica e le parole, dove le donne diventano ambasciatrici di un modo diverso di immaginare il futuro. L’appuntamento a Il Suono della Parola coincide con l’uscita del primo singolo intitolato “Rim Almar'à” (tradizionale tunisino, arrangiamento di Ziad Trabelsi, Mario Tronco, Pino Pecorelli, Leandro Piccioni), che sarà accompagnato dal videoclip realizzato dal regista Francesco Cabras, grazie al contributo della Fondazione Cultura e Arte. L’orchestra è nata dalla collaborazione tra Fondazione Fabbrica Europa e Ziad Trabelsi dell’Orchestra di Piazza Vittorio. Ha avuto il supporto del MiBACT attraverso MigrArti e il sostegno della Fondazione Pianoterra.
 
 
 
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