Mondiali di Antalya, bronzo pesante
per il napoletano Iaconangelo

Francesco Iaconangelo
Francesco Iaconangelo
di Diego Scarpitti
Martedì 3 Dicembre 2019, 12:21
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A novembre il titolo di campione del mondo di shoot boxe, a dicembre il bronzo mondiale al campionato di kickboxing ad Antalya, in Turchia. Regala soddisfazioni e medaglie pesanti il napoletano Francesco Iaconangelo.
«Sono ormai alla quinta convocazione in Nazionale tra Europei e Mondiali ma l’emozione é sempre la stessa. Torno a casa con un terzo posto iridato, che sicuramente non demoralizza ma anzi sprona ad allenarmi ancora più duramente, per raggiungere l’obiettivo tanto desiderato. Non semplice partecipare a due competizioni mondiali in un lasso di tempo di un mese».
 
 

Disco verde ai quarti di finali, stop in semifinale per il 24enne studente di Scienze motorie alla Parthenope. «Da atleta punto sempre in alto. I ringraziamenti da fare sono tanti e doverosi, incominciando dal mio maestro Fulvio Panarella, che mi ha seguito durante tutta la preparazione in modo impeccabile e professionale: Fulvio è più di un maestro ma un vero amico. Grazie ai maestri Cristian e Mirko Crispo per l’ospitalità nella loro palestra Fit Dojo. Grazie di cuore ai miei genitori, che mi seguono in giro per il mondo, supportandomi nelle trasferte internazionali, grazie ai miei compagni di allenamento e alla mia ragazza Christina Criscuolo, anche se distante miglia riusciva a trasmettermi il suo tifo e affetto».

Il Mondiale turco non è stato solo la conferma di Francesco bensì una rassegna iridata (grazie all’unione nata dai  quattro maestri napoletani Panarella, Petito, Crispo, Montuoro), che ha visto la consacrazione della kickboxing partenopea, protagonista come non lo è mai stata. «Torniamo a casa tutti con un bottino strepitoso. Luigi Petito e Nika Angelino argento, Francesco Iaconangelo e Roberto Montuoro bronzo. Mai, prima d’ora, la città di Napoli è stata così significativamente rappresentata negli sport da combattimento a livello mondiale», spiega entusiasta Panarella.

«Si tratta di un segnale importantissimo, che rinnova la speranza e la voglia di sognare per tantissimi giovani, che possono e vogliono concentrare le proprie energie in qualcosa di positivo, che li renda artefici di un riscatto non solo personale ma anche nazionale. All’estero si sale sul podio orgogliosamente da cittadini italiani», conclude Panarella.

«I limiti sono fatti per essere superati nella vita come nello sport». Tempo di Avvento «e non certo quello di lamentarsi, per continuare l’ascesa verso altri traguardi sempre più ambiziosi e prestigiosi. Basta crederci.
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