I gradini più alti dei quattro podi, dunque, sono stati occupati da: Osteria Francescana, a Modena, dello chef Massimo Bottura; L'Argine a Vencò, a Dolegna del Collio (GO), guidato da Antonia Klugmann; Antica Osteria del Mirasole, a San Giovanni in Persiceto (BO), di Franco Cimini; Panificio Bonci, a Roma, di Gabriele Bonci. A seguire, in seconda e terza posizione, per la categoria Oltre 120 euro: Uliassi, a Senigallia (AN), dello chef Mauro Uliassi, e il ristorante St. Hubertus, a San Cassiano (BZ), di Norbert Niederkofler; nella fascia Fino a 120 euro: Lido 84, a Gardone Riviera (BS), di Riccardo Camanini, e 28 Posti, a Milano, di Marco Ambrosino; per la categoria Trattoria/Osteria: Trippa, a Milano, di Diego Rossi, e Roscioli Salumeria con Cucina, a Roma, dei fratelli Alessandro e Pierluigi Roscioli; in Low Cost: Anikò, a Senigallia (AN), guidato da Moreno Cedroni, e Generi Alimentari Da Panino, a Modena, di Giuseppe Palmieri.
«Ne esce fuori - sottolineano i tre curatori - uno spaccato della ristorazione italiana valido e veritiero. Un settore che, malgrado diverse difficoltà, risulta godere di ottima salute. Questo lo dobbiamo in primis alla fortuna di vivere in un Paese dove ogni singolo territorio custodisce un paniere di eccellenze alimentari unico e prezioso. Non a caso a essere rappresentate dalla guida sono quasi tutte le regioni italiane, dal Nord al Sud della Penisola. Il resto lo fanno il lavoro, la passione, le competenze e l'estro delle donne e degli uomini di questo comparto. La divisione in categorie della guida testimonia inoltre la volontà di proporre un progetto dalla parte del lettore». Sono dunque 200 in totale, 50 per categoria, gli indirizzi recensiti da 50 Top Italy: oltre alle quattro top ten, le posizioni dalla 50esima alla 11esima annunciate nelle settimane precedenti sul sito 50topitaly.it. A dare i voti, nel pieno rispetto dell'anonimato, dell'autonomia e, ovviamente, pagando il conto, una giuria composta da 130 ispettori. Rivoluzionario il metodo di giudizio, con grande rilievo dato al servizio e all'accoglienza, elementi fondamentali di una ristorazione attenta alla propria clientela.
A ritirare il premio nel corso della serata sono stati anche i rappresentanti dei primi tre classificati (già annunciati) de 'I Migliori ristoranti italiani nel mondo 2019', sezione internazionale della guida, curata da Guido Barendson, che ha visto trionfare il ristorante Passerini a Parigi, dello chef Giovanni Passerini.
Seconda e terza posizione per Don Alfonso 1890 Toronto in Canada, e Heinz Beck Restaurant Tokyo in Giappone. Diversi, infine, i Premi Speciali conferiti a importanti personaggi del mondo dell'enogastronomia italiana e internazionale. È stata inoltre conferita una Targa alla Memoria di Lella Granito, compianta patronne dell'Osteria Nonna Rosa di Vico Equense (NA) e moglie dello chef Peppe Guida.