Napoli, picchiata dottoressa, ancora violenza al Santobono

Napoli, picchiata dottoressa, ancora violenza al Santobono
di Melina Chiapparino
Mercoledì 4 Dicembre 2019, 14:58 - Ultimo agg. 5 Dicembre, 06:42
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Pugni contro il mobilio ospedaliero e schiaffi in faccia alla dottoressa. È l'ennesimo episodio di violenza ai danni dei sanitari, stavolta avvenuto nel presidio pediatrico Santobono. I fatti risalgono a ieri pomeriggio e sono stati denunciati pubblicamente dall'associazione "Nessuno Tocchi Ippocrate" che ha descritto la vicenda riportando alle cronache la necessità di adottare provvedimenti a tutela del personale ospedaliero. 

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«Una bambina di 15 mesi era giunta al presidio per la vite di orecchino inclusa nel lobo auricolare, per cui le era stato assegnato un codice verde-spiegano dall'associazione a tutela dei sanitari - nel giro di pochi minuti la piccola paziente è stata visitata dalla dottoressa di guardia in otorino che, dopo una prima valutazione, ha applicato un anestetico in crema». Contemporaneamente all'assistenza prestata, la dottoressa ha esposto ai genitori il programma di intervento: «l'informazione riguardava un primo  tentativo per la prima rimozione del corpo estraneo in ambulatorio e, in caso di fallimento, un successivo intervento in sala operatoria con blanda sedazione» si legge nella nota di "Nessuno Tocchi Ippocrate" .

Mentre I genitori attendevano l'esito del primo soccorso, il corpo estraneo è fuoriuscito, espulso spontaneamente. «Una dinamica possibile e forse causata dai movimenti della piccola» chiariscono i sanitari che raccontano: «i genitori si sono fiondati sulla dottoressa, che nel frattempo stava visitando un altro bambino, scappato via dallo spavento, aggredendola e malmenandola».

La coppia ha tirato i  capelli e procurando ecchimosi sul volto e sul collo della sanitaria ritenuta «colpevole, a loro detta, di incompetenza». Gli aggressori hanno anche arrecato danni alle cose ma sono poi fuggiti poco prima dell'’arrivo della polizia, Le lesioni riportate dalla dottoressa sono state giudicate guaribili in 10 giorni

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