Tempo di tombole: solidali, dipinte, cantate e naturalmente giocate

Tempo di tombole: solidali, dipinte, cantate e naturalmente giocate
di Benedetta Palmieri
Domenica 8 Dicembre 2019, 08:11
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“Tombola!” è l’esclamazione che, intramontabile, echeggia sulle tavole delle feste. E allora, iniziato dicembre, si dà l’avvio anche al valzer delle tombole in città – non solo quelle organizzate nelle proprie case, tra amici e parenti: a disposizione ce n’è una buona varietà. Che sia per solidarietà, sia messo sul palcoscenico o gli venga dedicata una mostra, il gioco è tema ricorrente di questo periodo.

E allora, vediamone qualche versione, mettendole in ordine cronologico.
A partire da questa domenica dell’Immacolata (alle 18 a piazza San Domenico Maggiore; maggiori informazioni sul sito), quando il Pozzo e il pendolo fa andare in scena la “Tombola dei fantasmi”: qui, i numeri e le immagini loro legate fanno da filo conduttore per la narrazione musicale di leggende napoletane come quella dell’Uccello Grifone o delle Gazze della Pignasecca, e di storie costellate di personaggi come il Munaciello e Cola Pesce, la Bella ’mbriana e re Nasone o Maria D’Avalos. Tra i brani, si ascolteranno pure “Passione” e “La Carmagnola”, “Carulina” o “Fenesta vascia”.

Ma questo fine settimana dà anche l’avvio alla lunga programmazione (per conoscerne tutte le date – l’ultima sarà il 25 gennaio – il sito) della “Tombola vajassa”, che è organizzata da “Insolitaguida” e si conferma appuntamento fisso delle feste. Dialetto e allusioni sono i fili conduttori di questa che l’organizzazione definisce “una spettacolarizzazione del gioco della tombola così come viene giocato nei bassi napoletani da donne e femminielli. Il femmenello estrae i numeri dal panaro non declamandoli direttamente, ma riferendosi al loro significato secondo la smorfia”. Insomma, equivoci assicurati e appuntamento movimentato.

Ma veniamo alla solidarietà, che – al di là della serata anche qui divertente (e mangereccia) – è scopo portante e importante della “Tombola scostumata”: cena-spettacolo nel solco della tradizione dei femminelli, organizzata da “Atn - Associazione transessuale Napoli”, stavolta insieme con “A.R.Ca. - Agende Rosse Campania”, che si terrà questo martedì (il giorno 10 e poi di nuovo domenica 22) al ristorante ’A canzuncella a Santa Maria La Nova (maggiori informazioni, sulle pagine Fb delle associazioni).
A spiegarne meglio gli obiettivi, la presidente di “Atn”, l’avvocato Ileana Capurro: “Associazioni come le nostre hanno sempre bisogno di aiuto, per andare avanti. Nello specifico, questo impegno comune è finalizzato ai primi passi per rendere operativo un bene confiscato alla camorra, che A.R.Ca. ha avuto in concessione. Qui, dovrebbero essere svolte attività di formazione e integrazione, che favoriscano professionalità e accesso al lavoro, per tutta una serie di marginalità, tra cui anche le persone trans”.
E allora, ciascuno con la propria cartella, non mancheranno il cibo e il divertimento – affidato alla verve di Loredana Rossi, da sempre anima di “Atn”, e di Samantha Showcabaret.

Arriviamo al 15 del mese (alle 17 e le 19, a San Lorenzo Maggiore; info all’evento Fb), quando ci sarà la “Tombola storica del 1734 in lingua napolitana”: spettacolo scritto da Davide Brandi, che ricostruisce le origini del popolare gioco, “quando il numero 1 non era associato all’Italia (che di fatto non esisteva) ma al sole, o il numero 6 alla luna”. Personaggi dell’epoca e un excursus storico, cabala e sociologia, letteratura e naturalmente anche gioco (il pubblico sarà chiamato a interagire). 

In chiusura, una mostra – inaugurata già da un po’, ma visitabile ancora sino al 22, da Kòine Arte (via Michelangelo Schipa, maggiori informazioni alla pagina Fb): “’A tumbulella”, di Maurizio Vinanti. Novanta opere ispirate alla smorfia, nelle quali, tra gli scorci della città, i numeri prendono vita come in una grande commedia. 
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