Fast food via Toledo,
sulla maxi pattumiera
è lite Comune-negozi

Fast food via Toledo, sulla maxi pattumiera è lite Comune-negozi
di Valerio Esca
Mercoledì 11 Dicembre 2019, 23:00 - Ultimo agg. 12 Dicembre, 09:43
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Il piano di Asìa per fronteggiare l’aumento della produzione di rifiuti, dovuto ai flussi turistici del periodo natalizio, «è quasi pronto», fanno sapere dal Comune. Ed è il «quasi» che preoccupa, perché l’Immacolata è già alle spalle e a Natale mancano due settimane. Via Toledo è un porcile, un grande fast food a cielo aperto. Ogni dieci metri una friggitoria, una pizzetteria al taglio, una vetrina dedicata al mangia e fuggi. Una distesa di spazzatura, dentro e fuori le campane. Così anche il centro antico, dove la puzza di fritto è entrata a far parte del patrimonio culturale della città. Il Comune intanto chiede maggiore collaborazione ai commercianti («Devono concorrere all’igiene urbana»), che rimandano il pallone nella metà campo avversaria: «Se non si preleva la spazzatura è perché ci sono ritardi sulla raccolta, non è certo colpa nostra». 

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IL PIANO 
«Lo stiamo ultimando in queste ore - spiega l’assessore all’Ambiente Raffaele Del Giudice - Consisterà in un prelievo in più giornaliero e in un turno in più di spazzamento. Oltre al cambiamento di alcune attrezzature (i cassonetti in particolare, ndr) che abbiamo chiesto ad Asìa». «Le difficoltà maggiori nel raccogliere la spazzatura derivano dalla massiccia presenza delle persone. Sembrerà strano ma diventa più difficile riuscire a penetrare nelle stradine del centro». Il piano sarà in vigore per tutto il periodo natalizio fino all’Epifania in tutto il centro storico, nella zona cosiddetta degli itinerari del sacro: via Duomo, San Gregorio Armeno, San Domenico Maggiore e più in generale nel centro antico. Sui commercianti Del Giudice ammette: «Devono fare di più. È previsto nel regolamento igiene urbano del Comune che i commercianti debbano spazzare e tenere pulita la parte antistante alla propria attività. In sostanza - incalza Del Giudice - devono tutti concorrere alla pulizia e al decoro della città e ad osservare bene le regole e gli orari della differenziata. Soprattutto non lasciare la spazzatura a terra accanto alle campane, ma dentro le stesse». 

LO SCONTRO
Non ci stanno i commercianti. Il direttore di Confcommercio Napoli, Pasquale Russo, passa al contrattacco: «Su chi deve fare cosa l’amministrazione ha parecchia autocritica da fare. Mi sembra ridicolo nascondersi dietro ai commercianti, come se il problema fossero loro. Qui invece bisognerebbe affrontare un discorso più ampio e strutturale - evidenzia Russo - Il dato è che del piano rifiuti del 2016, dove si prevedeva di realizzare Stir e si puntava sulla crescita consistente di raccolta differenziata, non è stato centrato alcun obiettivo. E nel 2022 bisognerà, come prevede la legge, presentare un nuovo piano, mentre si aspetterà di realizzare ancora quello vecchio». Sul fatto che i commercianti lascino all’esterno delle proprie attività rifiuti o comunque le strade sporche, il direttore di Confcommercio chiarisce: «Sindaco e vicesindaco hanno tutti gli strumenti per sanzionare chi non rispetta le regole» e incalza: «Se nelle ultime settimane non si è andati a raccogliere la spazzatura perché gli Stir sono pieni, perché i camion hanno impiegato più tempo per scaricare o perché Asìa non ha i mezzi adeguati per farlo, cosa si fa, si dà la colpa ai commercianti? Mi sembra veramente ridicolo, assurdo. È chiaro che i primi a volere le strade pulite sono proprio loro, che oltretutto pagano le tasse sui rifiuti come tutti i cittadini, anzi molto di più». 

GLI INGOMBRANTI 
Intanto resta l’emergenza ingombranti.

Asìa ha interrotto per tutto il weekend, da venerdì 6 dicembre a lunedì 9, la raccolta degli ingombranti in tutta la città. Si sta tentando in queste ore di recuperare rispetto ai ritardi accumulati. Sul sito di Asìa è stato infatti comunicato lunedì che «è stato ripristinato il servizio di prenotazione degli ingombranti tramite call center in tutti i quartieri della città, contattando il numero verde gratuito».

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