San Carlo, con Didyk e Valcuha
da Caikovskij ai valzer viennesi

La Dama di Picche al San Carlo
La Dama di Picche al San Carlo
di Donatella Longobardi
Sabato 14 Dicembre 2019, 18:01 - Ultimo agg. 18:16
2 Minuti di Lettura
“Voglio ringraziare tutti quelli che lavorano qui, è grazie a tutti voi che il San Carlo è un luogo così unico e speciale”. Il tenore ucraino Misha Didyk, protagonista de “La Dama di Picche” al San Carlo, saluta il teatro e Napoli con l'ultima replica dell'opera di Caikovskij che ha inaugurato la stagione, un successo personale per Didyk e una scommessa vinta dal teatro che ha scelto di aprire il cartellone 2019/20 con un titolo tutto cantato in russo e poco noto. “E' una delle più grandi opere di tutti i tempi”, dice Didyk che proprio nei panni di Herman fece il suo debutto alla Scala, a Milano, nel 2005. Uno dei ruoli che più caratterizzano la sua fortunata carriera internazionale che lo ha portato già al San Carlo l'anno scorso come Boris in “Katia Kabanova”. “E anche in quella occasione ho affrontato una regia di Willy Decker con il maestro Juraj Valcuha sul podio. Per me è stata una bellissima esperienza tanto che quando mi hanno proposto di tornare ho subito accettato”, spiega il tenore confessando di amare molto Napoli e di aver sempre cantato canzoni napoletane. Le preferite? "'O sole mio", "Funiculì Funiculà, "Tu ca nun chiagne", "Surdato 'nnammurato". Dopo il successo della “prima” e la recita di sabato con il secondo cast, “La Dama di Picche” si replica ancora domenica 15 dicembre alle ore 17 con Misha Didyk nei panni di Herman, Anna Nechaeva come Liza e Julia Gertseva come Contessa. La stagione, l'ultima firmata ufficialmente dalla sovrintendente Rosanna Purchia e dal direttore artistico Paolo Pinamonti, prosegue mercoledì 18 dicembre alle ore 20 ancora con Valcuha alla guida dell’Orchestra del Massimo napoletano per il concerto di Natale che è più vicino, per atmosfera, a un concerto di Capodanno. In programma il Concerto n. 1 in mi bemolle maggiore op. 11 per corno e orchestra di Richard Strauss, solista Radovan Vlatkovic, virtuoso del corno francese. Seguono scoppiettanti brani degli Strauss (Johann padre e i figli Johann e Joseph) dal Kaiser-Walzer a “Sul bel Danubio blu” passando per la Jockey-Polka e la immancabile Radetzky-Marsch.
© RIPRODUZIONE RISERVATA