Casertana, obiettivo vivaio centrato:
tutti i giovani scesi in campo

Casertana, obiettivo vivaio centrato: tutti i giovani scesi in campo
di Riccardo Marocco
Mercoledì 18 Dicembre 2019, 09:17
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Terminato il girone d'andata, per la Casertana è tempo di fare un primo bilancio della stagione. La compagine rossoblù ha fatto registrare venticinque punti in diciannove partite, con una media di 1,32 punti a partita, superiore alle due precedenti stagioni da quando, cioè, il patron Giuseppe D'Agostino è salito al timone del club.
Un girone d'andata che - in considerazione delle tante assenze dei giocatori più esperti quali Castaldo, Rainone, Floro Flores che si sommano a quelle un po' più sporadiche di Zito, D'Angelo e Silva - può definirsi all'insegna dei giovani. «Non abbiamo fatto altro - dice il responsabile dell'area tecnica rossoblù Salvatore Violante - che mettere in atto quello che con il presidente avevamo programmato al momento del mio arrivo a Caserta. Mi auguro, anzi ne sono sicuro, che altri giovani troveranno spazio nel girone di ritorno, perfezionarsi e rappresentare quello che un po' sarà la Casertana del futuro oppure andare a stuzzicare l'interesse di qualche altra società, magari più blasonate e importanti». Per Violante, quindi, un bilancio dal segno più in questo girone d'andata.

«Un bilancio che è in linea - risponde il dirigente di San Prisco - con quello che sono i nostri programmi d'inizio stagione. Anzi, c'è anche un poi' di rammarico per qualche punticino perso per strada un po' per inesperienza, un po' per singoli episodi sfortunati e altri per un calo avvenuto nei momenti topici di una partita. Ad ogni buon conto, per quello che è il nostro progetto, ognuno di noi penso possa essere soddisfatto del risultato fin qui ottenuto. Siamo, quindi, abbastanza contenti di quanto fatto finora, ma non tanto da farci mollare la presa». Violante soddisfatto, quindi, che comunque invita a mantenere alta la concentrazione in vista del girone di ritorno, soprattutto tenendo come punto di riferimento l'ideale quota salvezza. «Finora abbiamo fatto bene - ripete il responsabile dell'area tecnica rossoblù - ma dobbiamo ancora completare l'opera. Ciò significa che dobbiamo fare ancora tra i diciotto e i venti punti per la permanenza nella categoria. Per me, infatti, i quaranta non rappresentano necessariamente la quota salvezza, perché ciò dipende anche dagli altri. Ci si può salvare a trentacinque punti, ma anche a quota quarantatré. Pertanto, per sentirci effettivamente tranquilli dovremo conquistare almeno venti punti, impresa, peraltro, che è nelle corde di questa squadra. Tutto ciò che verrà in più sarà tanto di guadagnato perché la nostra è una squadra che può battere la Ternana, ma che rischia anche brutte figure come quella con la Paganese. Nostro obiettivo, ripeto, è salvarci cercando di esprimere un buon calcio, cosa che abbiamo fatto diverse volte nel girone d'andata».

Gennaio si avvicina, un mese che nel calcio professionistico nazionale significa calciomercato di riparazione. Come si approccerà la Casertana a questo periodo? «Ho fatto una chiacchierata sia con il presidente che con l'allenatore - risponde Violante - più che altro per capire come eventualmente completare questa squadra. Ciò, però, non funzione di gennaio, bensì di giugno. Più volte abbiamo detto che la Casertana non farà degli interventi tanto per farli. Interverremo sul mercato solo per prendere quei giocatori che siano funzionali al nostro progetto, cioè inseribili nel nostro contesto in modo tale che gli stessi possano lavorare con l'allenatore con sei mesi di anticipo ed essere, quindi, pronti a fornire il loro contributo per la prossima stagione». Nel frattempo, ieri la Casertana ha ripreso la preparazione in vista del match di domenica contro il Potenza, match che potrebbe essere rinviato.
Da segnalare l'infortunio del centrocampista Laaribi rimediato nella seduta di rifinitura di sabato. «Trauma distorsivo al ginocchio destro con distrazione del legamento collaterale interno», l'esito degli esami strumentali cui si è sottoposto il giocatore. Ancora da definire i tempi di recupero, anche se si teme un lungo stop.
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