Aeroporto di Capodichino, inferno traffico: ​in tilt anche la tangenziale

Aeroporto di Capodichino, inferno traffico: in tilt anche la tangenziale
di Elena Romanazzi
Domenica 22 Dicembre 2019, 00:00 - Ultimo agg. 13:48
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L’acquazzone c’entra ma solo in parte. Con l’acqua o con il bel tempo arrivare allo scalo di Capodichino è diventato un incubo senza fine. E non perché si è sotto le feste di Natale: in coda lungo viale Fulco Ruffo di Calabria o viale Umberto della Maddalena ci si rimane sempre. 

Il progetto già c’è ed è stato approvato. Lo paga direttamente la Gesac con 200mila euro e servirà, quando verrà realizzato, a decongestionare il traffico veicolare. Si tratta di una rotatoria su viale Umberto della Maddalena, all’altezza dell’uscita Doganella della Tangenziale, un’opera che verrà realizzata nel prossimo mese di gennaio e che consentirà agli automobilisti diretti verso piazza Di Vittorio di non immettersi nel traffico di Capodichino ma di utilizzare appunto l’uscita della Doganella. 

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Si lamentano tutti. Perché lavoro o no, la viabilità è al collasso. Meglio prepararsi in anticipo. Chi deve partire in questi giorni si muova per tempo. Quanto tempo? Si consigliano almeno due ore prima perché si sa quando si parte da casa ma non si sa cosa si trova per strada e viale Fulco Ruffo di Calabria è diventato un problema per tutti. Per i tassisti che lasciano i passeggeri lontano dallo scalo perché a piedi si fa prima. E per gli autisti dell’Alibus che restano bloccati. Un disastro. Il presidente della VII Municipalità Maurizio Moschetti è preoccupato: «Da tempo sollecito una modifica a quello che è l’attuale senso di circolazione alla rotonda costruita davanti allo scalo, in quel punto si crea il blocco, occorre ripensare i sensi di marcia dando la possibilità a coloro che escono dalla Tangenziale e devono rientrare su viale Umberto Maddalena di poterlo fare senza dover attraversare ancora una volta la rotonda, gli assessori competenti dovrebbero effettuare un sopralluogo per rendersi conto di quanto è critica l’attuale situazione».

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Lo scorso mese di settembre a segnalare le criticità è stato il presidente della commissione Trasporti del Comune, Nino Simeone. Scriveva: «A seguito delle numerose segnalazioni pervenute alla scrivente commissione, ho constatato personalmente come la creazione della rotonda prospiciente all’ingresso del vialone dell’aeroporto di Capodichino abbia aggravato la situazione del traffico dell’intera area. Far confluire vari assi viari, tutti principali, su detta rotonda, genera un effetto imbuto con rallentamenti del traffico e continui blocchi della circolazione. Occorre necessariamente apportare dei correttivi, anche a tutela della vivibilità dell’intera area, e pertanto si chiede un sollecito intervento affinché venga ridisegnata la viabilità della zona». Da quella lettera nulla è cambiato se non gli assessori competenti. E sulla viabilità nulla è stato fatto fino ad oggi.

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Come se ne esce? L’unica vera soluzione è la metropolitana. Scriveva l’ex assessore alle Infrastrutture Mario Calabrese: «Il Comune di Napoli ha da sempre considerato strategica l’accessibilità all’aeroporto di Capodichino ed ha infatti previsto da tempo nei propri documenti di programmazione di servire lo scalo con il trasporto pubblico su ferro. Questa è la vera risposta ai problemi di vivibilità, viabilità e collegamento dell’area. L’entrata in esercizio della stazione è prevista per il 2023. Nei documenti di programmazione è poi previsto il completamento dell’anello della linea 1 con la realizzazione della tratta Piscinola-Capodichino sulla quale si sta lavorando». Ci vorrà del tempo. E fino al 2023 certo non si può attendere. A creare il caos è proprio la maxi-rotonda che costringe le vetture a mettersi in fila sia per chi proviene dall’autostrada, sia per chi imbocca dalla Tangenziale l’uscita Capodichino. Poco cambia. E senza piani di intervento sulla viabilità il caos è il piatto principale servito ai passeggeri diretti allo scalo. Che sono sempre di più.
 

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