Meningite, morta 16enne a Reggio Calabria.
Appello dell'ospedale: «Evitare allarmismi»

Meningite, morta sedicenne a Reggio Calabria. Appello dell'ospedale: «Evitare allarmismi»
Meningite, morta sedicenne a Reggio Calabria. Appello dell'ospedale: «Evitare allarmismi»
Lunedì 6 Gennaio 2020, 21:16 - Ultimo agg. 7 Gennaio, 06:37
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Ancora un caso mortale di meningite. La meningite fa un gran salto e dal bergamasco arriva fino a Reggio Calabria. Una ragazza di 16 anni é morta di meningite nel reparto di Pediatria del Grande ospedale metropolitano reggino. A darne notizia è stata la Direzione aziendale del nosocomio, che in una nota, esprimendo «la propria tristezza per la scomparsa della giovane ed il cordoglio ai suoi familiari», afferma di ritenere «doveroso fare chiarezza sulle circostanze che hanno portato al decesso della sedicenne», rivolgendo, al contempo, «un appello ad evitare ogni ingiustificato allarmismo, considerato che il contagio di questa patologia si realizza solo attraverso un contatto stretto e prolungato con una persona colpita dall'infezione». Il decesso della giovane é avvenuto alle ore 14 di ieri, 5 gennaio. Il ricovero della sedicenne risaliva alle 11.18 della stessa giornata di ieri.

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Un decorso negativo della patologia, dunque, estremamente repentino, considerato che il decesso é sopraggiunto meno di tre dopo il ricovero. Nel comunicato la Direzione aziendale, «seppur a poche ore - afferma - da un evento così grave, ritiene doveroso fare chiarezza sulle circostanze che hanno portato al decesso della sedicenne. La morte si è verificata per Sepsi meningococcica microbiologicamente accertata, malattia gravata da elevatissima mortalità anche quando opportunamente e tempestivamente trattata».

«La giovane, la cui sintomatologia era iniziata da alcuni giorni, è pervenuta al Pronto soccorso dell'ospedale alle 11.18 del 5 gennaio ed avviata presso il reparto di Pediatria, dove le condizioni cliniche erano apparse subito critiche e, soprattutto, repentinamente ingravescenti per una severa insufficienza multiorgano ed una grave coagulopatia da consumo. I medici e gli infermieri dei reparti di Pediatria, Cardiologia, Rianimazione ed Ematologia hanno prontamente avviato le manovre rianimatorie, che sono state ripetute e prolungate, nonché tutte le necessarie indagini diagnostiche strumentali e di laboratorio. Il decesso è intervenuto alle ore 14 della stessa giornata».

La diagnosi definitiva è stata effettuata nella mattinata di oggi, 6 gennaio, «in seguito - riferisce ancora il comunicato - alla positivizzazione dell'emocoltura effettuata il giorno precedente sulla quale è stata eseguita multiplex-PCR per la ricerca di batteri nel sangue (FilmArray) confermata dall'esame batterioscopico. Successivamente si procederà alla caratterizzazione del sierogruppo». La stessa diagnosi, conclude la nota, «è stata notificata stamattina stessa al Direttore dell'Ufficio igiene dell'Azienda sanitaria provinciale per gli opportuni e consequenziali provvedimenti di verifica e profilassi».
 

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