Smog, pugno duro a Benevento:
dodici domeniche senza le auto

Smog, pugno duro a Benevento: dodici domeniche senza le auto
di Paolo Bocchino
Martedì 14 Gennaio 2020, 08:53
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Dodici piccoli sacrifici, dodici occasioni per riflettere su una emergenza globale ma anche locale. La commissione Ambiente del Consiglio comunale ha dato il via libera al calendario 2020 delle chiusure al traffico. Giornate ecologiche che cadranno di domenica e toccheranno tutti i quartieri della città per ricordare la centralità delle problematiche ambientali, smog in primis. La prima delle quali è già alle porte: domenica 26 sarà il rione Libertà con la zona dell'Addolorata a inaugurare il ciclo di appuntamenti che vedrà protagonisti a seguire Capodimonte (16 febbraio), Centro storico (10 marzo), Mellusi-Atlantici (19 aprile), rione Ferrovia (10 maggio), Pacevecchia (7 giugno). Turnazione che vedrà coinvolti ancora alcuni quartieri ma anche innesti nuovi nella seconda metà dell'anno. Il rione Libertà che chiuderà al traffico il 26 luglio, ma in questo caso nella zona San Modesto, per poi cedere il testimone a centro storico (16 agosto), Triggio (20 settembre), Pacevecchia (11 ottobre), Mellusi-Atlantici (29 novembre), Capodimonte (13 dicembre).

L'ANALISI
«Nell'individuare le date insieme al consigliere Domenico Franzese - dice la presidente della commissione Romilda Lombardi - abbiamo considerato gli altri appuntamenti di interesse collettivo già in agenda, così da poter consentire anche alla polizia municipale di pianificare al meglio le proprie attività. Sono soddisfatta che l'intera commissione abbia partecipato alla definizione di questo calendario con spirito costruttivo e senza pregiudizi. Siamo tutti consapevoli che non si tratta della panacea dei mali e che lo smog non si cancella chiudendo le strade per qualche ora, ma è pur necessario invitare i cittadini alla riflessione per stimolare in ognuno la voglia di diventare parte attiva di un processo di rinnovamento e rinascita ambientale non più rinviabile». Concetti condivisi in maniera bipartisan dai commissari di entrambi gli schieramenti. L'evidenza solare dei dati certificati dall'Arpac del resto non lascia molto spazio ai dubbi.

I VALORI
I report ufficiali pubblicati ieri dall'Arpac parlano di 7 sforamenti di Pm10 già verificatisi dall'inizio dell'anno. Sette su dodici giorni, con un'ulteriore giornata esattamente sulla soglia (50 microgrammi per metro cubo d'aria) e altre due nelle quali la centralina di Santa Colomba è stata fuori uso per problemi tecnici. Valori fuorilegge anche in via Mustilli in 5 occasioni e altre 2 si sono verificate a Ponte Valentino. Un quadro non confortante che impone azioni di sistema più incisive: «Bisogna riconsiderare la mobilità e i tempi della città - suggerisce Antonio Basile, leader provinciale di Legambiente - Al di là della ricerca delle cause che possono determinare il fenomeno, è necessario potenziare la rete dei collegamenti ciclo-pedonali così da offrire alternative reali ai cittadini. Spesso infatti, pur avendo la sensibilità e la volontà di agire in modo consapevole, vengono a mancare le opportunità reali. E non mi riferisco a chissà quali interventi straordinari. Un semplice marciapiedi ad esempio, che oggi manca, consentirebbe di percorrere in sicurezza via delle Puglie nel tratto in prossimità di via Avellino e raggiungere così il centro». Altro nodo chiave del problema nelle parole di Camillo Campolongo, presidente del Wwf: «Ci piacerebbe che l'amministrazione rispondesse a qualche semplice domanda: che fine hanno fatto i controlli sulle caldaie? Si tratta forse di un provvedimento troppo impopolare per essere adottato? O altrimenti, come si spiegano le lungaggini incomprensibili sul tema? Il problema smog si risolve con azioni concrete. Più bici e meno auto in strada per esempio, ma non mi pare che i comportamenti reali vadano in questa direzione».
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