In particolare, spiegano gli inquirenti, l'attivita' riguarda la moderna metodologia di distribuzione di contenuti multimediali, la cosiddetta IPTV (Internet Protocol Television), mediante la quale i 'pirati' acquisiscono e ricodificano i palinsesti televisivi delle maggiori piattaforme a pagamento per poi distribuirli su internet, sotto forma di un flusso di dati ricevibile, dagli utenti fruitori, con la sottoscrizione di un abbonamento illecito e un semplice PC, tablet, smartphone o decoder connesso alla rete.
Le indagini in corso hanno come obiettivo principale "l'individuazione della complessa struttura dell'organizzazione composta da decine di 'reseller' nonche' delle centinaia di clienti che, acquistando gli abbonamenti, non solo fruiscono illegalmente della visione di eventi sportivi e palinsesti televisivi 'pay per view', ma alimentano il circuito criminale.
A questo proposito, infatti, non sono da sottovalutare le responsabilita' dei predetti fruitori nei confronti dei quali il Nucleo Speciale ha provveduto in attivita' analoghe a contestare le relative violazioni di natura penale, in particolare riferibili alla normativa che tutela il diritto d'autore".