Accoltellò clochard sull'Appia,
18enne di Arienzo condannato a tre anni

Accoltellò clochard sull'Appia, 18enne di Arienzo condannato a tre anni
di Enrico Marra
Mercoledì 22 Gennaio 2020, 12:00
2 Minuti di Lettura
Cristian De Francesco, il diciottenne di Arienzo accusato di aver ferito con un coltello un clochard di 30 anni, originario di Genova, a Forchia nella notte tra il 13 e il 14 agosto dello scorso anno ieri ha patteggiato la pena davanti al Gup Vincenzo Landolfi. Al giovane, che è agli arresti domiciliari, è stata inflitta una pena di tre anni e quattro mesi con l'accusa di tentato omicidio. Il magistrato gli ha concesso, infatti, le attenuanti generiche accogliendo la richieste del suo difensore Marianna Febbraio concordata con il pm Luigi Iglio. In questo procedimento figurava anche un altro indagato per favoreggiamento, Mario Verlezza, 52 anni, un commerciante di Forchia, difeso da Antonio Salomone e Margherita Giordano. Ma la sua posizione è stata stralciata. Secondo la ricostruzione degli inquirenti la notte del 14 agosto, un uomo vestito dei soli boxer e sanguinante si era presentato alla stazione di servizio Ewa di Forchia per chiedere aiuto. Immediato l'intervento dei carabinieri della Compagnia di Montesarchio che anche grazie alla visione delle immagini delle telecamere poste lungo l'Appia e agli interrogatori di alcune persone, avevano infatti individuato in Cristian De Francesco l'aggressore del clochard e in Mario Verlezza colui che lo avrebbe aiutato a nascondere l'arma utilizzata, un coltello a serramanico con una lama di 8 centimetri. Arma poi recuperata in una boscaglia.

L'aggressione, come poi ricostruito dagli inquirenti, era avvenuta presso alcune attività commerciali adiacenti, una rivendita d'auto, una macelleria e una paninoteca ambulante, tutte di proprietà di Verlezza. Lì dove i carabinieri erano giunti la notte stessa seguendo la scia di sangue lasciata dal clochard. Il trentenne era stato sottoposto, presso l'ospedale Rummo di Benevento, a un intervento d'urgenza per la profonda ferita al petto che aveva interessato pleura e polmone. Sequestrato anche il coltello della lunghezza complessiva di 17,5 centimetri e con una lama di 8 centimetri. Il ferito veniva ricoverato con prognosi riservata ma successivamente le sue condizioni miglioratono tanto che De Francesco, il 30 agosto era al centro di un incidente probatorio svoltosi al Palazzo di Giustizia.

Incidente probatorio che era stato richiesto dal sostituto procuratore della Repubblica, Maria Colucci, che in quella fase, aveva coordinato le indagini. Una procedura che permetteva al ferito di ricostruire e verbalizzare davanti al Gip, le varie fasi del ferimento. Tra l'altro l'imputato ha anche provveduto a risarcire con la somma di cinquemila euro il trentenne ferito a cui ha inviato anche una lettera di scuse. L'imputato ha sostenuto che Verlezza gli avrebbe chiesto di verificare cosa stesse facendo il clochard. Una volta avvicinatosi il trentenne l'avrebbe aggredito con schiaffi e così per difendersi avrebbe estratto il coltello ferendolo ma senza alcuna volontà omicida. Verlezza ha sempre sostenuto di essersi limitato a gettare del terreno sulle macchie di sangue.
© RIPRODUZIONE RISERVATA