Smog, auto salve ad Avellino
​ma è stretta sulle caldaie

Smog, auto salve ad Avellino ma è stretta sulle caldaie
Venerdì 24 Gennaio 2020, 09:06
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Al posto della stretta sulle auto ci sarà quella sulle caldaie. L'amministrazione abbassa d'imperio la temperatura massima degli impianti di riscaldamento. E' questo il clou del nuovo provvedimento alla firma del sindaco di Avellino, Gianluca Festa, per contrastare l'escalation delle polveri sottili in città. Ormai l'ordinanza è pronta alla pubblicazione. Per scuole, uffici, e abitazioni private, il tetto massimo della temperatura sarà di 18 gradi, 2 al di sotto dei 20 fissati dalla legge. Allo stesso modo, come ampiamente annunciato, anche la pratica dell'abbruciamento dei residui vegetali sarà ridotta. Da un massimo di 2 giorni a settimana ad 1 solo giorno. Il tutto, fino al prossimo 29 febbraio.

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Per il resto, invece, Festa ha stralciato dal provvedimento il blocco dei veicoli inquinanti, benzina, Euro 0, 1 e 2, e diesel, Euro 0, 1, 2 e 3, propostogli dal settore Ambiente, convinto che le automobili non incidano sullo smog. Insomma, un'ordinanza tutta da verificare, almeno nella sua attuazione. In particolare, sarà difficile, per l' amministrazione comunale, vigilare sul comportamento dei singoli inquilini, nel privato delle proprie case. Meno complicato, invece, il rispetto della prescrizione nel settore pubblico. Senza contare poi, che i roghi agricoli, in moltissimi casi, sono illegali. Fatto sta che Avellino continua ad aggiornare il suo record negativo di sforamenti. Dopo 3 giorni di quiete, coincisi con le piogge e la bassa pressione, nelle giornate di mercoledì e giovedì, la città ha sforato altre due volte le soglie di Pm10 consentite. Con concentrazioni altissime. Stando alla centralina di via Piave, quella che negli ultimi 6 anni, escluso il 2019, ha censito sistematicamente un numero di superamenti fuori legge, siamo già a 15 sforamenti. Ieri, il rapporto «Malaria» di Legambiente, ha inserito Avellino tra le città più inquinate anche per ozono. Per comprendere quanto sia seria la cosa, basti pensare che l'anno scorso, di questi tempi, Avellino aveva superato la concentrazione giornaliera di 50 microgrammi di Pm10 per metro cubo, solo si fa per dire 5 volte. E questo bastò ad allarmare a tal punto l'amministrazione commissariale e i sindaci dell'hinterland che, la prima, avviò drastici provvedimenti per il blocco del traffico, mentre i secondi concordarono con il capoluogo un Protocollo di intesa che è stato poi accantonato dal nuovo sindaco, Gianluca Festa. Quel protocollo resta lettera morta, in favore dell'ordinanza pronta alla pubblicazione.

Chi invece continua a lanciare appelli ad alzare decisamente la guardia è la voce dell'associazione «Salviamo la nostra Valle del Sabato», Franco Mazza: «Il sindaco di Avellino ricorda su «Facebook» sostiene che qualcosa vada fatta. Purché utile a migliorare la qualità dell'aria ironizza e non tanto per far finta di fare qualcosa». Per Mazza, però, «qualche provvedimento bisognava assumerlo invece subito». E rilancia il suo j'accuse sul monitoraggio dell'aria: «Due mesi fa gli avevamo proposto di farlo in modo più puntuale, avendo notizie dettagliate sulle fonti, impegnando parte dei fondi del ristoro ambientale, ma non abbiamo avuto risposta. Ora accusa - apprendiamo che si starebbe preparando un'ordinanza basata su opinioni e non su dati concreti che riguardano il capoluogo, giusto così, perché qualcosa va fatto». Per l'ambientalista, si tratta di un approccio errato: «È evidente che l'argomento è affrontato con superficialità. Il sindaco Festa fa riferimento alla meteorologia e all'orografia come fattori causali importanti nel determinismo dei continui sforamenti. ricorda - Indubbiamente è così, ma proprio perché sussistono queste oggettive ed inamovibili condizioni predisponenti, bisognerebbe concentrarsi di più e meglio sull'unica cosa che si può fare e cioè ridurre drasticamente le emissioni». In serata un'altra ordinanza è stata pubblicata dall'amministrazione comunale: si tratta del dispositivo che ufficializza il trasferimento dell'isola ecologica, precedentemente allocata a Campo Genova, nell'area di Via Zoccolari. Il provvedimento avrà valore per i prossimi 24 mesi.

m.s.
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