Kobe Bryant, com'è caduto l'elicottero:
«Colpa della nebbia, strani rumori dal motore»

Kobe Bryant, com'è caduto l'elicottero: forse colpa della nebbia. «Strani rumori dal motore»
Kobe Bryant, com'è caduto l'elicottero: forse colpa della nebbia. «Strani rumori dal motore»
Lunedì 27 Gennaio 2020, 10:23 - Ultimo agg. 20 Marzo, 06:03
2 Minuti di Lettura
Il mondo del basket e dello sport in generale è sotto choc per la morte di Kobe Bryant, l’ex campione NBA scomparso ieri in un incidente in elicottero. Ma qual è stata la dinamica dello schianto, che ha ucciso in tutto 9 persone compresa la figlia 13enne di Kobe, Gianna? Secondo quanto detto dallo sceriffo della contea, la causa potrebbe essere stata il maltempo, la fitta nebbia che rendeva difficile la visibilità nella zona.

LEGGI ANCHE Morta Alyssa, compagna di squadra di Gianna Maria

Nella mattinata di ieri (ora locale) la nebbia era talmente fitta che anche la polizia di Los Angeles aveva tenuto a terra i suoi elicotteri: quello di Kobe invece si era alzato poco dopo le 9, per poi precipitare tre quarti d’ora dopo a Calabasas, a ovest della metropoli californiana. Bryant era diretto a Thousands Oaks, dov’era in programma una partita della figlia 13enne nella Mamba Cup, un torneo organizzato dalla sua Mamba Sports Academy (dal suo soprannome Black Mamba).
 

L’elicottero era un Sikorsky S-7 bi-turbina del 1991: secondo i testimoni che si trovavano nei pressi della zona, da uno dei motori si sentivano strani rumori. La dinamica non è però ancora del tutto chiara e ci vorranno diversi giorni per capire: quello che sembra certo è che non dovrebbe essersi trattato di un guasto tecnico, ma la causa principale dovrebbe essere il maltempo.

LEGGI ANCHE Da Totti alla Pellegrini, il mondo piange il black mamba

Le autorità non hanno ancora diffuso i nomi di tutte le vittime, ma sui media statunitensi si legge che a bordo c’erano John Altobelli, allenatore di baseball, con la moglie Keri e la figlia Alyssa (compagna di squadra di Gianna Bryant) e Christina Mauser, assistant coach di Kobe nella squadra. Non si conosce l’identità delle altre vittime: per il recupero dei corpi, ci vorranno diversi giorni, secondo quanto confermato dall’ufficio del coroner della contea.
© RIPRODUZIONE RISERVATA