Coronavirus, caso sospetto a Napoli: al Cotugno coppia di sposini cinesi in viaggio di nozze. De Luca convoca i manager: kit diagnostici al Cotugno

Coronavirus, caso sospetto a Napoli: al Cotugno coppia di sposini cinesi in viaggio di nozze. De Luca convoca i manager: kit diagnostici al Cotugno
di Ettore Mautone
Martedì 28 Gennaio 2020, 14:44 - Ultimo agg. 29 Gennaio, 07:30
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Un turista cinese di 28 anni, originario della provincia di Hubei (dove ha avuto origine l'epidemia), è ricoverato in isolamento al Cotugno con diagnosi di broncopolmonite e sospetto contagio da Coronavirus. Il 20 gennaio era a Wuhan: il 21 è sbarcato in aereo a Fiumicino, dove i controlli sanitari non hanno evidenziato problemi, e da qui ha raggiunto Napoli. Poi ha cominciato ad accusare un malessere: ricoverato al Pellegrini, è stato trasferito oggi nell'ospedale specializzato per le malattie infettive con un'ambulanza del 118 partita dall'Ospedale del Mare che ora dovrà essere bonificata.
 

 

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Ricoverata per precauzione anche la moglie, che presenta sintomi più lievi. I due, freschi sposi in viaggio di nozze, hanno voluto lasciare la loro città in piena epidemia. A Napoli alloggiavano da sabato scorso in un b&b del centro storico, ed erano in compagnia di una coppia di amici, già convocati per sottoporsi a un controllo. Gli esami finora eseguiti non hanno evidenziato la presenza di altri agenti patogeni: potrebbe quindi trattarsi di coronavirus, ma una diagnosi definitiva si avrà solo domani con il test sui campioni inviati allo Spallanzani di Roma che ha il kit specifico. Da domani il kit sarà fornito anche al Cotugno. Il presidente della regione De Luca nel frattempo ha convocato tutti i direttori generali delle Asl e degli ospedali. Gli operatori del Pellegrini e del 118 che hanno avuto contatto con il paziente hanno adottato le procedure di sicurezza (tute e mascherine) per tutela degli altri pazienti.
 
 

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In attesa di notizie certe sul caso del turista, a Napoli la caccia alle mascherine è già partita. In molte farmacie del centro le scorte sono esarite: «Le hanno comprate soprattutto i cinesi», spiegano i titolari.  


 

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