Napoli, il prefetto Valentini: «Non servono leggi nuove ​ma istituzioni efficienti. Bisogna capovolgere la narrazione della città»

Napoli, il prefetto Valentini: «Non servono leggi nuove ma istituzioni efficienti. Bisogna capovolgere la narrazione della città»
Martedì 28 Gennaio 2020, 18:42 - Ultimo agg. 29 Gennaio, 06:38
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«La mia convinzione è che non servono leggi nuove per fare passi ma occorre un radicale efficientamento della macchina pubblica». Lo ha detto il prefetto di Napoli, Marco Valentini, al suo primo giorno negli uffici della prefettura di Napoli, incontrando i rappresentanti della stampa. «Tutta la macchina pubblica può funzionare meglio facendo sì che le istituzioni si parlino e funzionino strumenti di raccordo, di coordinamento perché le istituzioni giocano tutte la stessa partita», ha aggiunto Valentini spiegando «che è la partita della protezione, dell'interesse dei cittadini e della garanzia dei diritti che sono nella Costituzione».
 

 
 
Bisogna provare a «capovolgere la narrazione di Napoli che normalmente viene fatta a livello di comunicazione cioè basata sulle cose negative che avvengono in questa città. Ma c'è un'altra realtà che esprime forti valori civici e penso che bisogna partire da questo», ha aggiunto Valentini. Insomma bisogna partire da «tutti coloro che a vario titolo - ha aggiunto Valentini - e potrei fare un lunghissimo elenco, e che nei vari campi, si muovono per migliorare le condizioni di vita, di immagine di questa città» senza però, ha spiegato ancora «voltare lo sguardo verso le cose negative che esistono e che non possiamo trascurare. Ma qui faremo il nostro lavoro con il massimo della capacità, con il massimo del rigore per portare avanti tutte quelle istanze giuste che vogliono che si viva una realtà dove la criminalità non sia il problema principale ma contenuto, controllato ma anche represso». «Questo approccio votato alle energie migliori - ha concluso Valentini - può funzionare in tutti i campi che sono di elezione dell'attività della prefettura. Non vogliamo essere schiacciati dalla contabilità quotidiana ma vogliamo fare strategia della sicurezza e non essere costretti a rincorrere ciò che accade». 

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