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Il Codacons ha presentato una denuncia in procura contro l'azienda e contro il conduttore. «Si tratta di una frase di chiaro stampo razzista che costituisce una offesa per i cittadini calabresi.
Ciò detto, la Rai ha il dovere di scusarsi. Non possiamo certo imporre a Timperi di voler bene alla nostra terra, ma visto che i calabresi provvedono a pagare il suo stipendio, un minimo di rispetto lo pretendiamo».
Poche ore dopo, arrivano via Instagram le scuse del conduttore. «Leggo di essere stato denunciato per una battuta scherzosa fatta ad un concorrente in trasmissione - scrive Timperi -, sia chiaro: la battuta era nei confronti della mia redazione e più in generale della Rai. Difatti, se avessi favorito un concorrente, a rimetterci, come ovvio, sarei stato io. Qualcuno, per motivi che ignoro, ha travisato le mie parole. Spiace leggere che avrei offeso una regione italiana. Una regione che, come tutte le altre, mi appartiene e che mai mi sognerei di offendere. Io ho rispetto per la Calabria e per i calabresi. Se qualcuno si è sentito offeso, mi spiace».