Strage di donne, cinque uccise in soli due giorni: una ogni 10 ore.

Rosalia Mifsud e Monica Diliberto, madre e figlia uccise in provincia di Caltanissetta
Rosalia Mifsud e Monica Diliberto, madre e figlia uccise in provincia di Caltanissetta
di Maria Lombardi
Venerdì 31 Gennaio 2020, 14:39 - Ultimo agg. 1 Febbraio, 18:47
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Cinque vittime in due giorni, una donna uccisa ogni dodici ore. Sei in una settimana. E il corpo di un'altra trovato a più di un mese dalla sua scomparsa. Un massacro.  Il procuratore generale della Cassazione Giovanni Salvi nella sua relazione all'anno giudiziario parla di «emergenza nazionale». Donne vittime di uomini, e c'è bisogno di sottolinearlo. Non sono omicidi qualsiasi, quelli degli ultimi giorni, c'è sempre lui di mezzo, fidanzato marito o amante, anche solo come sospettato. Femminicidi, dunque. Queste donne non sono state uccise durante una rapina, non sono rimaste vittime di regolamenti di conti tra clan. Sono mogli, fidanzate, figlie, amanti ammazzate in quanto tali. Niente a che fare con i "maschicidi" tirati in ballo dal giornale "Libero" un paio di giorni fa. Gli uomini uccisi statisticamente sono più delle donne, e che scoperta, ma non sono state le loro donne ad aver commesso il delitto. 

Caltanissetta, uccide l'ex amante e la figlia di lei e si suicida: non accettava la fine della storia 

Quel titolo 
“Più maschicidi che femminicidi”, è «un oltraggio alla memoria delle centinaia di vittime di femminicidio», il commento della senatrice del Pd Valeria Valente, presidente della Commissione d'inchiesta sul Femminicidio. «Gli uomini non vengono uccisi dalle loro compagne ed ex compagne. Le donne sì. E più in generale, gli uomini non vengono uccisi in quanto uomini. Gli omicidi familiari, o cosiddetti passionali, per mano femminile sono meno del 3,5 per cento. Le donne uccise da uomini il 90%».

Alghero, ritrovato il corpo di Speranza Ponti: era scomparsa a dicembre, ​interrogato il fidanzato


La cronaca di questi due giorni racconta di una strage. Rosalia Mifsud e Monica Diliberto, madre e figlia: il duplice femminicidio di Mussomeli, in provincia di Caltanissetta. Rosalia aveva una relazione con Michele Noto, più giovane di 20 anni, e la figlia non voleva. Quando lei l'ha respinto, lui ha sparato prima alle due donne e poi si è suicidato. 

Alto adige, donna incinta soffocata in casa a Versciaco, arrestato il marito: avrebbe partorito tra poche settimane

Fatima Zeeshan avrebbe dovuto partorire tra qualche settimana, l'hanno trovata morta nella sua casa  a Versciaco in Alta Val Pusteria, in Alto Adige. Sul corpo della pachistana di 28 anni, tanti lividi. É stata aggredita a calci e pugni, dicono i medici legali, e poi forse soffocata. Il compagno della vittima, Mustafa Zeeshan, di 38 anni, è stato fermato e adesso si trova nella casa circondariale di Bolzano. In silenzio, di quello che è accaduto alla moglie non dà alcuna spiegazione.

Speranza Ponti era scomparsa a metà dicembre, il suo corpo è stato ritrovato dai carabinieri della compagnia di Alghero nell'area residenziale che comprende il Resort Vista Blu. Il luogo è stato individuato dopo l'interrogatorio del fidanzato della cinquantenne,  Massimiliano Farci, 53 anni, ora in stato di fermo nel carcere di Bancali, a Sassari. 

Donna uccisa a Mazara del Vallo, fermato il marito. «Massacrata di botte per tre giorni»

E il giorno prima, Rosalia Garofalo massacrata di botte per tre giorni finché non è morta. Sangue ovunque, nella casa di campagna dove la donna di 52 anni viveva con il marito, a Mazara del Vallo, provincia di Trapani. Vincenzo Frasillo, è stato fermato con l'accusa di omicidio. La vittima aveva presentato almeno due denunce per maltrattamenti, poi ritirate. 
«Un'altra donna è stata uccisa per mano del suo compagno. Un'altra donna che aveva più volte denunciato e che probabilmente non ha trovato adeguato supporto sul proprio territorio», commenta Anna Agosta, consigliera di D.i.Re - Donne in rete contro la violenza per la Sicilia. 

In Italia una donna uccisa ogni tre giorni nel 2019


Sei donne uccise in una settimana. Anche l'osservatore Romano dedica una pagina all'
«emergenza femminicidi».
«Non si può morire perché si è donne», commenta la senatrice Valente. «Non bastano leggi più severe e un impianto esclusivamente repressivo per affrontare questa realtà». «È necessario, prima di ogni cosa - aggiunge - rafforzare l'efficacia delle misure di protezione per mettere in sicurezza tutte le donne vittime di questo fenomeno. Tenere gli uomini violenti lontani dalle donne. Con misure e strumenti efficaci, significa innanzitutto credere alle donne quando denunciano e accoglierle in maniera adeguata quando lo fanno»

Violenza donne, il pg di Roma: «Nel 2019 casi in aumento, più 11%, e 4 femminicidi»


«Finché non saranno realtà la parità di salario e di occupazione, le donne non saranno economicamente indipendenti e non avranno i mezzi per sottrarre se stesse e i figli alla violenza maschile
», sostiene Mara Carfagna, vicepresidente della Camera. «Molte restano in un matrimonio violento per proteggere i figli, e troppo spesso muoiono davanti a loro, o con loro.

Lo Stato - conclude - deve combattere questa tragedia con ogni mezzo, pretendendo il rispetto delle nostre buone leggi, poiché molte delle donne uccise hanno denunciato o chiesto aiuto senza trovarlo, e la loro solitudine è l'insulto peggiore».

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