Coronavirus, da Venezia a Roma il viaggio italiano dei 4 contagiati di Taiwan

Coronavirus, da Venezia a Roma il viaggio italiano dei 4 contagati di Taiwan
Coronavirus, da Venezia a Roma il viaggio italiano dei 4 contagati di Taiwan
di Mauro Evangelisti
Lunedì 10 Febbraio 2020, 09:32 - Ultimo agg. 20:13
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Malpensa, Venezia, Firenze, Pisa, Siena, Roma, Fiumicino. Sono queste le tappe della famiglia di Taiwan contagiata dal coronavirus e in vacanza in Italia. Secondo le autorità sanitarie però, sulla base dei calcoli del periodo di incubazione, le tappe da tenere sotto sorveglianza sono quelle tra Toscana e Roma. I primi sintomi, la tosse, sono stati rilevati tra il 26 e il 29 gennaio.

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Chi è venuto a contatto stretto con la famiglia, compresi coloro che hanno preso il treno con i taiwanesi durante gli spostamenti interni, è già stato individuato, è in isolamento domiciliare e comunque, stando ai test, è negativo. Rispetto alla notizia di ieri, quando si è parlato del contagio di una coppia di cinquantenni di Taiwan arrivati in Italia passando da Hong Kong, c'è però un elemento nuovo.

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I contagiati ora sono quattro: il ministero della Salute di Taiwan ha inizialmente annunciato il contagio del marito e della moglie tornati dall'Italia definendoli pazienti numero 15 e 16; sabato ha ufficializzato il paziente numero 17 per Taiwan, vale a dire uno dei due figli. E ieri il numero 18, l'altro figlio. I due ragazzi erano in viaggio con i genitori in Italia e la loro età è attorno ai vent'anni. Dal Ministero della Salute e dallo Spallanzani assicurano che le ricerche effettuate fanno pensare che la famiglia non abbia contagiato nessuno in Italia.

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Comunque la vigilanza è alta. Vero, però è poco rassicurante ciò che ha ipotizzato il Ministero della Salute di Taiwan (che ha tempestivamente informato le autorità italiane): poiché la famiglia non ha viaggiato in Cina e non ha avuto contatti con persone provenienti dalle aree a rischio, il contagio è avvenuto nella tratta aerea tra Hong Kong e l'Italia. C'è un altro dato che colpisce: sia pure con date leggermente sfalsate, il percorso ricorda da vicino quello della coppia di turisti di Wuhan malati, contagiati e ricoverati allo Spallanzani in prognosi riservata. Entrambi i nuclei familiari sono atterrati a Malpensa (quelli di Taiwan il 21 gennaio, quelli di Wuhan il 23), entrambi hanno viaggiato verso sud facendo delle tappe: quelli di Taiwan sono andati a Venezia, in Toscana e a Roma, quelli di Wuhan a Verona, Parma, Firenze e Roma. Una casualità, certo, però questa vicenda dimostra come sia complicato seguire i flussi dall'Asia.

VIAGGI
Ripartiamo dalle indagini eseguite dalle varie autorità regionali, in collaborazione con il Ministero della Salute, sul viaggio della famiglia di Taiwan. Il 22 gennaio atterrano a Malpensa. Erano partiti da Taipei, ma avevano cambiato aereo ad Hong Kong. Da Malpensa vanno a Venezia, dove trascorrono due notti. Non ci sono i sintomi della malattia quando visitano la città lagunare e si muovono tra piazza San Marco e i canali (ma i test ai dipendenti dell'hotel dove hanno dormito sono stati eseguiti e sono negativi). Dove vanno dopo? Sono utili le notizie che giungono dalla Regione Toscana: hanno soggiornato tra Firenze, Pisa e Siena per 4 giorni a fine gennaio; allertata da ministero, la Regione Toscana ha attivato la Asl che, a sua volta, ha inviato gli operatori presso la struttura ricettiva dove hanno soggiornato, nel centro di Firenze, per i controlli al personale della reception. A circa 10 giorni di distanza dalla partenza i test sono negativi.

Successivamente sono stati a Roma per due giorni, prima di prendere l'aereo da Fiumicino, sempre con scalo a Hong Kong. La tosse, sui due genitori, è però stata rilevata a partire dal 26 gennaio. Il 6 febbraio sono stati entrambi ricoverati in ospedale. Successivamente c'è stato - sabato - il test positivo sul primo figlio. Ieri l'annuncio del ministro taiwanese che anche il secondo, sia pure asintomatico, è contagiato. Per avere la certezza che nessuno sia stato infettato bisognerà attendere la conclusione del periodo di incubazione, 14 giorni. Giuseppe Ippolito, direttore scientifico Spallanzani: «I tempi della malattia della coppia di Taiwan ci fanno ben sperare, i controlli verranno comunque fatti».
 

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