​Vaccino esavalente rese un bimbo disabile, ministero della Sanità condannato

Vaccino esavalente lo rese disabile, ministero della Sanità condannato per «nesso causale»
​Vaccino esavalente lo rese disabile, ministero della Sanità condannato per «nesso causale»
Mercoledì 12 Febbraio 2020, 19:13 - Ultimo agg. 19:51
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Tra la vaccinazione esavalente e la patologia di cui soffre il minore c'è «un nesso causale». Da qui la condanna al risarcimento per il ministero della Sanità, come stabilito da una sentenza della sezione Lavoro e previdenza del Tribunale di Lamezia Terme. Lo scrive la Gazzetta del Sud, raccontando la vicenda di un ragazzo di 17 anni che da 16 vive solo grazie all'ausilio delle macchine.

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Erano passati pochi mesi da quando era stato sottoposto alla vaccinazione esavalente contro difterite, tetano, pertosse, poliomielite ed epatite B, quando all'improvviso si ammala, e da quel momento è costretto a vivere attaccato alle macchine. Tutti gli specialisti a cui i genitori si rivolgono non sono capaci di formulare una diagnosi, finché nel 2012 un medico legale non accerta, scrive la Gazzetta del Sud, «il nesso causale tra vaccinazione anti epatite B e condizioni patologiche».

Da qui la richiesta di risarcimento presentata dai genitori al ministero della Salute, ma l'istanza viene rigettata. Poi l'impugnazione e il riconoscimento anche da parte del ministero del «nesso di casualità», ma ancora una volta la richiesta di risarcimento viene respinta. Finché i genitori non si rivolgono al Tribunale di Lamezia Terme che, dopo molti anni, riconosce la tempestività della domanda e il «nesso causale» tra la vaccinazione e la malattia.

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