Harry e Meghan, trattativa con Goldman Sachs per la conferenza: «Ma non saranno pagati»

Harry e Meghan, trattativa con Goldman Sachs per la conferenza: «Ma non saranno pagati»
di Cristina Marconi
Giovedì 13 Febbraio 2020, 10:45 - Ultimo agg. 11:55
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LONDRA Cifre vertiginose, miliardi addirittura. E' questo quello che il principe Harry potrebbe trarre dal dialogo avviato con il colosso bancario Goldman Sachs già nel novembre scorso, quando lui e Meghan erano in Canada a ragionare sul modo migliore per abbandonare la vita da Royals e ottenere il massimo dal loro status di celebrità globali. L'idea al centro delle trattative sarebbe quella di avere un intervento di Harry ai Talks at GS, una serie di appuntamenti che ha già visto passare oratori del calibro di Gwyneth Paltrow e di David Beckham. Fonti vicine ai Sussex si sono affrettate a sottolineare come si tratti di un «evento non pagato», che Harry farebbe per beneficenza e non per rafforzare il suo neonato brand o per dirigersi verso quella indipendenza finanziaria che lui e la moglie hanno annunciato con gran clamore di voler cercare. E anche da Buckingham Palace fonti molto off the record hanno sottolineato che si tratta di relazioni legate solo alle charities a cui Harry è legato.

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GLI EVENTI
Ad ogni modo per ora nulla è confermato e si sa solo che il secondogenito di Diana vorrebbe parlare di due temi che da sempre gli stanno a cuore, ossia la salute mentale e le esigenze e i problemi dei veterani di guerra. Da quando ha deciso di trasferirsi in Canada e di fare un passo indietro rispetto ai suoi doveri reali, Harry ha già partecipato la settimana scorsa a un evento di JP Morgan Chase a Miami, il Summit sugli investimenti alternativi, in cui ha parlato di psicanalisi e delle difficoltà per superare la morte della madre Diana. Sebbene il cachet per questo tipo di interventi sia di circa 750mila sterline, Harry non si sarebbe fatto pagare anche se tutto lascia pensare che lui e Meghan abbiano viaggiato su un jet privato messo a disposizione dalla banca. Inoltre Harry avrebbe parlato anche per la prima volta della loro decisione di lasciare Londra, dicendo di non avere rimpianti perché non vuole che sua moglie e suo figlio Archie debbano passare le stesse cose che ha subito lui per mano della stampa.
 



Ma Goldman Sachs, che nel 2016 ha accettato di pagare 5 miliardi di dollari per compensare il suo ruolo nella crisi finanziaria del 2008, ha un'immagine particolarmente negativa presso l'opinione pubblica e secondo The Mirror, il tabloid che per primo ha dato la notizia, nei circoli reali c'è molta preoccupazione per il fatto che questo tipo di attività intacchi in maniera grave la credibilità della famiglia reale, da sempre molto attenta a stare lontana da qualunque attività commerciale.

Da quando i Sussex sono andati via, Buckingham Palace sembra aver puntato tutto sull'impeccabile Kate Middleton, attiva come non mai tra fotografie di sopravvissuti di Auschwitz, progetti sulla salute mentale dei bambini e apparizioni pubbliche in cui accarezza animali strani, tra cui un serpente, tra sorrisi e strette di mano. Ma dopo qualche settimana di relativa pace, i progetti di Meghan e Harry sono tornati a destare allarme. Secondo un esperto di pubbliche relazioni, Mark Borkowski, rapporti come quelli con Goldman Sachs sono potenzialmente vere e proprie miniere d'oro per due personalità con il loro profilo. «Guadagneranno una fortuna, che sia attraverso i discorsi pubblici o con il lavoro da ambasciatori, queste sono strette di mano da un miliardo di sterline», ha spiegato. La banca d'affari organizza eventi per i suoi dipendenti in cui invita a parlare personalità di alto profilo e da qualche anno ha iniziato anche a trasmettere tutto su YouTube o altri canali.
 

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