Capri, salvate la lucertola azzurra: specie in pericolo per l'assalto dei turisti

Capri, salvate la lucertola azzurra: specie in pericolo per l'assalto dei turisti
di Mariano Della Corte
Giovedì 13 Febbraio 2020, 11:58
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È partita pochi giorni fa, attraverso un appello lanciato sul web dall’Associazione di pesca amatoriale «L’Amo di Capri», una campagna di sensibilizzazione per tutelare la rarissima specie di lucertola azzurra che vive tra i faraglioni di Capri. #Savethebluelizard è l’hashtag dell’appello lanciato dall’associazione caprese per far conoscere a tutti l’importanza e il grande valore naturalistico e zoofilo della lucertola azzurra e della lucertola del Monacone. Specie rare la cui sopravvivenza è messa in seria difficoltà, per il precario equilibrio del loro habitat sottoposto a stress smisurati nei periodi estivi. Queste lucertole speciali, dalla pigmentazione bluastra tendente al nero, nascono da adattamenti che hanno portato a mutamenti cromatici. Le due sottospecie presenti tra il Faraglione più esterno e lo scoglio del Monacone, dal nome scientifico Podarcis siculus coeruleus e Podarcis siculus monaconensis, risalgono al 1870. Oggi gli studi sono seguiti dall’Università Federico II di Napoli e dall’equipe del dottor Domenico Fulgione, docente zoologo.

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L'animale, endemico dell'isola azzurra e divenuto nel tempo un simbolo di Capri per il colore blu, è stato oggetto di studi da parte dei tanti viaggiatori stranieri e di abili rocciatori locali, conosciuti come «gli schiappaiuoli»: persone che, per sussistenza e pratica antica, si arrampicavano a mani libere e senza protezioni tra i giganti rocciosi dell'isola, alla ricerca di uova, uccelli e spezie varie. Oggi quella della lucertola blu dei Faraglioni oltre a sembrare quasi una leggenda, perché molti giovani nutrono dubbi sulla loro esistenza, è il simbolo di una questione ambientale più vasta, dato che nell'area di Marina Piccola, delimitata proprio dai Faraglioni, si parla da anni di istituire un'area marina protetta.

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A tutelare la lucertola azzurra caprese, collaborando con l'Università Federico II, vi sono alcuni ambientalisti e rocciatori, tra cui Luigi Esposito, impegnato ad alleviare le conseguenze sui piccoli rettili del costante e metodico cambiamento che i Faraglioni e il Monacone sono costretti a subire ogni estate. «La pressione antropica accelera vertiginosamente la sua corsa ma Capri non può perdere un patrimonio naturalistico e di bellezza inestimabile».
 

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