«Perché, l’assessorato al sociale ha un ambito più socio-sanitario, la delega alla solitudine si rivolge ad un aspetto più generale, anche burocratico, a qualsiasi bisogno della persona - spiega il primo cittadino di Villa del Conte - è un supporto concreto, fattivo ai miei concittadini che chiedono aiuto per una pratica, un indirizzo, un suggerimento per i problemi che ogni giorno ci troviamo ad affrontare», conclude.
«Tutti, giovani e anziani, uomini e donne, lamentavano problemi diversi ma lo stesso identico tipo di solitudine – continua la sindaca di centrodestra -.
La mancanza di una rete di supporto. Sei solo con il tuo telefono a sbrigare le bollette, sei solo davanti a un centralino automatizzato che ti rimanda sempre a un’altra voce registrata, solo per chiedere informazioni, solo anche per domandare documenti che servono per la scuola o per gli esami medici. La burocrazia è stata disumanizzata. Ma non si è sveltita. Mancano le relazioni. Stiamo diventando tutti dei robot viventi».