Maddaloni, sigilli al Ponte Vapore
sulla Napoli-Cassino: il traffico va in tilt

Maddaloni, sigilli al Ponte Vapore sulla Napoli-Cassino: il traffico va in tilt
di Giuseppe Miretto
Sabato 15 Febbraio 2020, 08:24 - Ultimo agg. 14:33
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La magistratura ferma le incursioni pirata dei Tir. Disposto il sequestro del «Ponte Vapore». Visti i rischi (crollo delle paratie laterali), i pericoli (attentato potenziale alla sicurezza ferroviaria) per la sottostante ferrovia Caserta-Cancello-Napoli e le numerose denunce di sfondamento delle restrizioni di carreggiata (notificate dalla polizia municipale), è arrivato un provvedimento severo ma inevitabile. Disposto il transennamento dell'infrastruttura: vietati tutti i transiti per la viabilità alternativa alla rete autostradale, tra l'area metropolitana di Napoli (Nola-Villa Literno e Asse mediano), provincia di Benevento (innesto sull'Appia e la Fono Valle Iscero), la provincia di Caserta e l'area interportuale.

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Non è bastato interdire il «Ponte degli Americani» al transito dei mezzi superiori ai 50 quintali di peso e più larghi 2,50 metri. È stato impossibile arginare lo strapotere dei bisonti della strada. Ma la vecchia infrastruttura potrebbe tornare in servizio (per le auto e per i residenti) se verranno accolte delle prescrizioni rifacimenti dei new jersey (secondo norma); utilizzo a senso unico; protezione dei transiti pedonali. Il provvedimento, accolto con giubilo dalle segreterie provinciali di Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uilt-Uil (relatrici di esposti per i rischi alla circolazione ferroviaria) e dal Comitato Abc (promotore di una denuncia), è benzina sul fuoco delle polemiche. Ben 17 mesi non sono bastati per avviare un intervento risolutore. «La cosa più inquietante commenta Fabrizio Crisci, presidente del Comitato Abc è che non sono bastati nemmeno cinque mesi (dall'approvazione all'unanimità del consiglio comunale) del progetto di costruzione del nuovo ponte per aprire i cantieri. Sembra che alla burocrazia, in tutte le sue declinazioni, interessino i cavilli ma non la sicurezza delle persone».
IL CAOS
Intanto, ieri pomeriggio a partire delle 16.30 (orario di chiusura) il traffico ordinario è impazzito. Sarà necessaria una segnaletica straordinaria per evitare imbottigliamenti. E adesso la situazione è davvero paradossale. È tutto pronto: c'è l'approvazione all'unanimità del progetto esecutivo da parte del consiglio comunale; il finanziamento (pari a 2,5 milioni di euro) della nuova opera; la scelta del tipo di infrastruttura da realizzare da parte di Rfi. Concluse pure le conferenze dei servizi (con Telecom, Snam Gas) per la sostituzione dei sottoservizi. Vista l'urgenza e l'intervento della Procura della Repubblica, è stato fatto tutto in meno di quattro mesi. Ma non è bastato. «Abbiamo appreso conclude Crisci che si starebbe lavorando da oltre quattro mesi per ottenere il placet finale della Soprintendenza».
LA DECISIONE
Il sindaco Andrea De Filippo fa una scelta perentoria: «Non spenderemo un euro di denaro pubblico in costose opere di adeguamento temporanee, che poi dovrebbero essere abbattute. Servono soluzioni e non pannicelli caldi. E la soluzione c'è: la costruzione immediata del nuovo ponte. Si lavori tutti per approdare alla cantierizzazione di un'opera finanziate e necessaria». La questione «Ponte Vapore» è stata oggetto di un confronto tecnico, tra il sindaco e il soprintendente Mario Pagano. Dopo i sopralluoghi, la soluzione finale potrebbe essere a portata di mano.
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