Messico, migliaia in marcia contro i femmicidi. Choc per le foto di Ingrid uccisa e mutilata dal compagno

Ingrid uccisa e mutilata dal compagno: choc in Messico per le foto pubblicate e proteste per i femminicidi
Ingrid uccisa e mutilata dal compagno: choc in Messico per le foto pubblicate e proteste per i femminicidi
Sabato 15 Febbraio 2020, 10:44 - Ultimo agg. 11:17
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Le foto di Ingrid Escamilla, 25 anni, uccisa e trucidata dal compagno fanno il giro del web e diventano un caso in Messico. Oltre alla notizia dell'ennesimo femminicidio, scoperto domenica scorsa in un appartamento della capitale, a fare scalpore e suscitare un'ondata di proteste sono le immagini della scena del delitto e del corpo mutilato della vittima: scatti trafugati che diversi media messicani non hanno esitato a pubblicare.

Il corpo della ragazza era mutilato e deturpato da ferite con arma da taglia. La scena del luogo del delitto era raccapricciante. Il fidanzato ha confessato di averla colpita a morte dopo una lite e di aver cercato di nascondere le prove accanendosi sul cadavere. Con l'hastag #IngridEscamilla, su Instagram artisti, attivisti e tanti cittadini hanno postato opere d'arte inedite a lei intitolate, tra cui un suo ritratto, immagini, clip video con fiori, farfalle, tramonti, paesaggi mozzafiato: una risposta di bellezza alle immagini choc del copo trucidato di Ingrid. 


 



 

«È un modo per onorare la sua memoria e la sua vita, per rispettarla.
E' un modo per contrastare questo orrore
», hanno spiegato le artiste all'origine dell'iniziativa, tra cui la messicana Valeria Luiselli. Poco dopo i primi post, scrive Agi, la rete è stata letteralmente invasa da immagini belle e colorate, in un invito a «contrastare la pedagogia della crudeltà». «Con la nostra rabbia, coltiveremo fiori. Riposa, Ingrid, perché non li lasceremo riposare», ha twittato Sofia Tello Moscarella, artista di Città del Messico.



 


«Quello che è successo a Ingrid mi ha resa incredibilmente triste, quindi ho cercato di fare qualcosa di carino, come lo erano molte altre persone uccise. Nessuno dovrebbe mai essere ricordato come lei, in quelle foto», ha detto Moscarella alla Bbc. Dopo l'assassinio di Ingrid a mobilitarsi nelle piazze è stata la piattaforma Non Una di Meno, che su Twitter sottolinea che «non realizzano che siamo migliaia, non solo in Messico. Siamo qui oggi e non siamo spaventate».

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Intanto le attiviste protestano e scendono in piazza per chiedere che sia fermata questa ondata di femmicidi. Fumogeni e vernice sul portone davanti al Palacio Nacional, le femministe esigono che il presidente Andrés Manuel López Obrador intervenga. Gli attivisti messicani denunciano un numero crescente di femminicidi: nel 2019, tra faide e delitti non collegati al crimine organizzato, il Messico ha registrato un numero record di 34.500 omicidi, il dato più alto da quando esiste una statistica governativa (fine degli anni 90'). Per quanto riguarda il femminicidio, le statistiche ufficiali riportano 1006 casi lo scorso anno e 912 nel 2018. 

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