UN CAPOLAVORO
Una notte da favola, di quelle che restano scritte per sempre nella memoria. Che regalano battiti in più al cuore. Ad un cuore biancoceleste grande così. E pensare che non si era messa bene per i ragazzi di Inzaghi che nonostante un primo tempo da applausi stavano perdendo per 1-0. Unica disattenzione collettiva. Jony crossa con troppa fretta e poi non rientra, Strakosha respinge male e Young fa esultare gli interisti. Un vantaggio quasi ingiusto per quello che si era visto. Clamorosa la traversa colpita da Milinkovic a inizio partita. Ma la Lazio non è più la squadra paurosa della passata stagione. Il secondo tempo riparte all’attacco. Del rigore si è già detto. Della sua importanza forse meno. E’ proprio quell’episodio che dà il la alla rimonta e al sorpasso in campo e in classifica. Lo firma Milinkovic. Un gigante. Danza sulla palla in area e fulmina un lentissimo Padelli. I biancocelesti resistono alla grande al ritorno rabbioso dell’Inter. Fino al fischio finale. Un brivido lungo la schiena. I ricordi che corrono a mille all’ora. Il sogno resta ma i suoi contorni diventano sempre più nitidi.
LEGGI LA CRONACA
Guarda la classifica