Salernitana, Djuric a caccia di gol
per il bonus e la Nazionale

Salernitana, Djuric a caccia di gol per il bonus e la Nazionale
di Pasquale Tallarino
Lunedì 17 Febbraio 2020, 08:07 - Ultimo agg. 10:23
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Milan Djuric ha diecimila buoni motivi per battere il Chievo e rimpinguare la classifica marcatori, nella quale già svetta a quota 8 gol. Da quando il gigante granata è uscito dal letargo ed è diventato il miglior realizzatore della Salernitana perché segna con la continuità di un bomber, adesso il traguardo di tappa - secondo personale - è molto vicino. Dopo aver incassato un premio da 10mila euro al raggiungimento del quinto gol in campionato, infatti, il centravanti bosniaco è molto vicino al bis. Il secondo bonus, da contratto, scatterà a 10 reti e lui, che al Chievo ha  segnato con la maglia del Cesena, ai tempi della Serie A, ha già prenotato le prossime «zampate». Non è nuovo a doppiette, ne ha già realizzate in questo campionato: in casa con il Pordenone e a Pescara.

L'anno scorso allo stadio Arechi segnò anche la tripletta casalinga con il Cittadella che gli permise di portare il pallone a casa. Era il 13 aprile e quest'anno sarà Lunedì in Albis, giorno del derby con la Juve Stabia. Nel frattempo ha  battuto il record di gol stagionali in regular season ma soprattutto le sue reti adesso sono a getto continuo, diluite, fruttano punti e il risveglio in zona offensiva non è stato a rilascio lento e solo in primavera, come accadde l'anno scorso. Non ci sono più sospiri ma il coro «Djuric, Djuric», intonato dalla curva dopo la partita con il Trapani, ha riempito l'aria e gli ha riempito il cuore. Djuric testimonial degli incontri e che parla agli studenti; Djuric non solo giocatore per la squadra ma anche uomo copertina, boa e stoccatore. Insomma un posto è prenotato: in ballottaggio c'è il suo partner ma lui ha il posto fisso. Quanto «vale» il gigante di Tuzla? Con lui la Salernitana ha già fatto tredici, intesi come punti portati in dote dai suoi gol: ha realizzato l'ultimo dei tre necessari per sbancare Livorno alla sesta giornata di campionato; ha segnato a vuoto solo contro il Cittadella (partita persa 4-3) ma il 4-0 in casa con il Pordenone - gara giocata in un momento delicato del campionato e in condizioni ambientali difficili - ha valore soltanto per le statistiche, visto che in realtà i gol che sono serviti a sbloccare la partita ed a mettere in freezer la vittoria (1-0 e 2-0) sono stati realizzati sempre dal lungagnone Milan, oggetto del desiderio, a gennaio, di Pordenone e Cremonese. Dal 26 dicembre ai giorni nostri, c'è solo da stropicciarsi gli occhi: sei gol in sei partite, due volte capitano contro lo Spezia e contro il Pescara (in Abruzzo di nuovo determinante con una doppietta), titolare da nove partite consecutive e sostituito solo in una circostanza per dargli la standing ovation contro il Pordenone, a segno da due partite consecutive, giusto il tempo di regalare alla Salernitana altri quattro punti, a Benevento e contro il Trapani.

Era arrivato in granata con l'etichetta del gigante utile alla squadra, armadio e boa aprivarchi. Adesso è anche spietato, aiutato dai cross che arrivano a getto continuo in area avversaria. Fu pagato 550mila euro e la Salernitana ha già saldato le rate al Bristol City. «Ero reduce da tre interventi chirurgici per pubalgia - ha confidato Djuric, intervistato da Dazn - all'inizio ho fatto fatica a trovare passo e condizione ma adesso è tutto superato, siamo una squadra compatta e vogliamo regalare soddisfazioni ai nostri tifosi». Il suo contratto sfiora i 300mila euro ma a suon di gol sta raggiungendo cifra tonda, più i 50mila euro netti di jackpot che gli saranno corrisposti in caso di promozione. Ora è l'airone della Salernitana e prima di ritrovare la convocazione in Nazionale vuole saldare un conto in sospeso con il Chievo, che è un po' la sua «bestia nera». Djuric l'ha affrontata quattro volte in carriera, 2 in A e 2 in B, e non l'ha mai battuta. Neppure la prima volta - era il 9 novembre 2014, in massima serie - quando allo stadio Bentegodi subentrò al 51' al cesenate Cascione e all'88' realizzò il gol del temporaneo 1-1 poi vanificato dal definitivo 2-1 del Chievo, allo scadere. 
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