United, la morte di Gregg, l'uomo
che salvò la vita a Bobby Charlton

United, la morte di Gregg, l'uomo che salvò la vita a Bobby Charlton
Lunedì 17 Febbraio 2020, 18:21 - Ultimo agg. 18:22
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Un lutto a Manchester, lato Red Devils: Harry Gregg, morto a 87anni. Era considerato uno degli eroi del disastro aereo di Monaco che decimò la squadra del Manchester United nel 1958. Lo ha annunciato la fondazione che porta il suo nome. Portiere di ruolo, Gregg salvò diverse persone, tra cui un bambino e i compagni di squadra Bobby Charlton e Jackie Blanchflower, dal disastro dell'aereo che trasportava la squadra il 6 febbraio 1958. Gregg era stato acquistato dallo United nel dicembre 1957 per 23.500 sterline, all'epoca il trasferimento più costoso della storia per un portiere, e fu poi votato miglior ultimo difensore ai Mondiali del 1958. Aveva parlato dell'incidente nel 2018, in occasione di una cerimonia per i 60 anni dalla tragedia: «Mentirei se dicessi che ci penso tutto il tempo.
In effetti, impazzirei. So che i media vorrebbero parlare di quello che è successo in pista. Non incolpo le persone per questo. Ma se tutto ciò che ho fatto, o tutto ciò che ho realizzato si riducesse a ciò che è successo in Germania, a Monaco, se la mia vita si fosse limitata a quello, non avrei ottenuto molto». L'incidente avvenne il 6 febbraio 1958, al rientro della squadra da una partita di Coppa Europa a Belgrado. Dopo una sosta a Monaco, l'aereo si schiantò durante il decollo in condizioni meteorologiche avverse. Otto giovani giocatori persero la vita nel disastro, mentre l'allenatore Matt Busby rimase gravemente ferito. In totale morirono 23 persone. Charlton, con Gregg nella foto, è l'ultimo giocatore sopravvissuto allo schianto ancora vivo.
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